La notte della verità è arrivata. La Scozia ha scelto se diventare un Paese indipendente spezzando l’unione con Londra sancita oltre 300 anni fa, o se rimanere nel Regno Unito confermando quel legame politico, economico e storico, che tiene insieme la Gran Bretagna da oltre tre secoli. Ma per avere i risultati definitivi bisognerà aspettare l’alba.

 

ECCO GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

 

7.03 – EDIMBURGO CONTRO L’INDIPENDENZA

La capitale della Scozia, Edimburgo, dice No all’indipendenza con il 61% dei voti. Il 39% ha invece votato Sì. Nicola Sturgeon, “numero due” del primo ministro scozzese, ha ammesso: «Sembra che potremmo non avere il “si” come io speravo».

 

6.56 – CAMERON SI CONGRATULA DEGLI UNIONISTI

Il primo ministro britannico David Cameron si è congratulato con Alistair Darling, leader della campagna per il no al referendum sull’indipendenza scozzese per il suo impegno. Cameron elogia Darling si Twitter per quella che definisce una campagna «ben combattuta».

 

 

 

 

 

06.20 – 25 CONTEE SCRUTINATE SU 32: IL NO È AL 54%

A 25 contee scrutinate su 32, il no è in vantaggio con il 54,3% dei voti, rispetto al 45,7%, nel referendum per l’indipendenza scozzese.

 

06.00 – GLASGOW VOTA PER L’INDIPENDENZA

Il Sì all’indipendenza vince a Glasgow, più grande città della Scozia, confermando le aspettative. Il 53,5% ha votato per il Sì e il 46,5% per il No. Il presidente scozzese Alex Salmond ha commentato su Twitter il risultato ringraziando quanti si sono spesi nella campagna per l’indipendenza.

 

 

 

 

 

05.42 – IL NO PREVALE ANCHE AD ABERDEEN

Il No nel referendum per l’indipendenza della Scozia prevale anche ad Aberdeen, con il 59% delle preferenze mentre per il Sì ha votato il 41%. È la prima tra le principali città scozzesi scrutinata.

 

05.10 – A DUNDEE PRIMA VITTORIA DEGLI INDIPENDENTISTI

Dopo sette contee scrutinate, arriva la prima vittoria del Sì nel referendum sull’indipendenza della Scozia nel collegio di Dundee, roccaforte indipendentista nota come “Yes City”. Il Sì prevale con il 57,35% dei voti mentre al No va il 42,65%.

 

04.28 – NELLE PRIME CONTEE SCRUTINATE IL NO È AL 57,85%

Sono le più piccole e le più remote contee di tutta la Scozia, ma in entrambe ha prevalso il No nei primi risultati ufficiali per il referendum sull’indipendenza scozzese. Si tratta della contea di Clackmannanshire, di Orkney (isole Orcadi), delle Shetland e western islands. Sulla totalità dei voti scrutinati fino ad ora quindi, gli unionisti risultano in testa con il 57,85% mentre gli indipendentisti sono al 42,15%.

 

03.40 – IL NO VINCE A ORKNEY, SECONDA CONTEA SCRUTINATA

Con il 67,2% dei voti vince il No anche nel collegio di Orkney (Orcadi), la seconda contea scrutinata in Scozia nel voto per il referendum sull’indipendenza. Per il Sì ha invece votato il 32,8% dei 14.887 votanti. È la più piccola contea della Scozia.

 

03.35 – SPOGLIO A RILENTO

I risultati più importanti (dalle grandi città: Glasgow, Edimburgo e Aberdeen) sono attesi dopo le 5 di mattina.

 

03.17 AFFLUENZA A GLASGOW

È stata del 75% l’affluenza a Glasgow, stando ai dati ufficiali appena annunciati. Glasgow è la città più grande della Scozia ed il collegio più popoloso, con 486.219 votanti, l’11 per cento dell’elettorato. La percentuale risulta inferiore alle previsioni, ma Glasgow è tuttavia considerata una città dove l’affluenza è più bassa rispetto al resto del Paese.

 

03.07 – I RISULTATI DALLE ISOLE ORCADI

Arrivano in risultati dagli arcipelaghi delle Orcadi (Orkney): i no vincono sui sì per 10.004 a 4.883 (67% contro 33%).

 

02.38 – I PRIMI RISULTATI

Nella contea del Clackmannanshire 16.350 sì (46.2%) e 19.036 no (53.8%). Il Clackmannanshire rappresenta una tra le più piccole contee scozzesi con quasi 40mila votanti, lo 0,9% dell’elettorato.

 

02.07 – IRREGOLARITA’ A GLASGOW

Sospetti di irregolarità a Glasgow nelle operazioni di voto per il referendum sull’indipendenza scozzese, secondo quanto riferisce Sky News. Si tratterebbe di 10 casi di elettori che avrebbero tentato di votare due volte. La polizia ha requisito alcune schede.

 

01.49 – PRIMI DATI SULL’AFFLUENZA

Uno dei primi risultati relativi all’affluenza ad arrivare è stato quello della contea del Clackmannanshire, dove si è recato alle urne l’89% degli elettori, confermando quello che si diceva già da qualche ora: sarà sicuramente un risultato storico per la storia del voto scozzese, che non ha mai riportato una tale partecipazione. Alle isole Orcadi, invece, l’affluenza è stata dell’84%, una circoscrizione fra l’altro considerata dagli analisti molto significativa, in quanto gli abitanti, circa 22mila, si sono sempre dichiarati tendenzialmente contrari all’indipendenza dal resto del Regno Unito. Il voto delle Orcadi potrebbe quindi far capire se vi sia stato un cambio di sentimento nelle aree più periferiche della Scozia. Sempre per quanto riguarda l’affluenza, anche se si tratta di un tipo diverso, il quotidiano Herald Scotland ha rilanciato su Twitter quella dei voti ricevuti per posta. A Edimburgo è tornato il 90% delle schede elettorali degli scozzesi nel mondo e di coloro che, pur abitando a nord del Vallo di Adriano, hanno deciso di votare per posta o sono stati obbligati a farlo.

 

01.30 – IL TWEET DEL LEADER INDIPENDENTISTA

«È stata una giornata straordinaria. Il futuro della Scozia è realmente nelle mani della Scozia». Lo ha scritto in un Tweet il leader indipendentista Alex Salmond che ha postato anche alcune foto della giornata elettorale.

 

 

 

01.20 – PER LO SPOGLIO SI LOTTA ANCHE CONTRO ILO CLIMA

Lo spoglio dei voti del referendum si basa anche sul cielo della Scozia, area del Regno Unito famosa per le sue non proprio felici condizioni climatiche. E si scruta il cielo anche nell’isola occidentale di Benbecula, 82 chilometri quadrati e 1.200 abitanti, dove l’aereo che dovrà raccogliere le schede da portare a Edimburgo è appena atterrato. Il riconteggio finale è previsto nella capitale scozzese alle 2,30, le 3,30 del mattino in Italia, ma il problema è la nebbia, riporta la Bbc, molto fitta in serata. Se l’aereo non potrà ripartire, il piano «B» è infatti quello di portare le urne, in terraferma, con un peschereccio. Nel caso, il riconteggio finale a Edimburgo verrà effettuato fra le 5 e le 6 del mattino. Tutte le schede, contate nelle varie circoscrizioni, devono infatti essere controllate e ricontate nella capitale.

 

01.16 – IL TWEET DI MILIBAND

L’ex ministro degli esteri britannico David Miliband, che vive in Usa ed è fratello del leader laburista, Ed Miliband, in un tweet ha dichiarato che «è meraviglioso sentire che l’80-90% (degli scozzesi) ha votato per il referendum. Gli scozzesi ci hanno dato una lezione di democrazia».

 

 

 

00.30 – I BOOKMAKER FANNO IL PIENO

La società di scommesse Ladbrokes, una delle più diffuse nel Regno Unito, ha battuto tutti i record per un evento politico. Durante la giornata di referendum sono state infatti giocate oltre 30mila sterline all’ora (circa 37mila euro), che è risultato anche il più grande monte di giocate per un evento non sportivo.

 

00.05 – LA “PREVISIONE” DI YOUGOV

È solo una previsione, 54% per il fronte del «No» all’indipendenza e il 46% per i favorevoli, ma viene da uno dei più importanti istituti di sondaggi britannici. In assenza di exit poll ufficiali, la società YouGov ha effettuato nella giornata di referendum che si è appena conclusa 1.828 interviste ai seggi, alle quali si sono unite le dichiarazioni di 800 persone che hanno votato per posta. Le stesse persone erano state contattate una settimana fa, quella di YouGov è stata così una rilevazione comparativa, che ha certificato come ci sia stato un «leggero spostamento» dal «Sì» al «No» e come gli unionisti fossero anche più intenzionati ad andare a votare. Un parere anche da fronte a fronte. Il 10% degli unionisti ha rilevato qualche comportamento «inaccettabile» da parte degli indipendentisti. Al contrario, il 5% degli indipendentisti si è lamentato per il comportamento di chi si è espresso a favore dell’unione.

 

23.55 – I TEMPI

Fra l’1,30 e le 2,30 (le 3,30 in Italia) dovrebbero arrivare i primi risultati ufficiali, dalla circoscrizione delle remote isole Orcadi, la più piccola di tutte le 32 stabilite, con solo 17.515 elettori registrati. Fra le 3 e le 5 (le 6 in Italia) dovrebbero arrivare i risultati della maggior parte delle altre circoscrizioni. Le più grandi città della Scozia – Glasgow, Edimburgo e Aberdeen – contano per circa il 25% dell’elettorato.

 

23.40 – OPINION POLL: “NO IN VANTAGGIO”

Secondo i primi opinion poll il 54% degli elettori si sarebbe espresso per il no, mentre i “sì” si fermerebbero al 46%. Si tratta dei primi sondaggi dopo-voto condotti dall’istituto Yougov. Si tratta della prima indicazione dopo il voto in Scozia. Il sondaggio – un opinion poll e non un vero e proprio exit poll – è stato condotto su un campione (piuttosto modesto) di 1.828 persone dopo il loro voto di oggi e su 800 persone che hanno votato per posta.

 

23.25 – SPUNTA SALVINI

C’è anche Matteo Salvini in queste ore a Edimburgo, nel giorno del voto sull’indipendenza della Scozia. È «a scuola di democrazia», dice all’Ansa. «Perché, comunque vada, ha vinto la democrazia e la partecipazione. E io da cittadino suddito invidio chi, grazie alla regina Elisabetta, può scegliere il suo futuro. Noi abbiamo Giorgio Napolitano che per il momento è su tutt’altro fronte».

 

23.10 AFFLUENZA RECORD

Circa l’80% dei 4.285.323 elettori aventi diritto al voto si sono recati – secondo le ultime stime disponibili – alle urne per esprimersi sull’indipendenza scozzese.

 

23.00 – CHIUSE LE URNE

Alle 22 (le 23 italiane) si sono chiusi in Scozia i seggi dove si è votato per il referendum indipendentista.

 

GLI ULTIMI SONDAGGI

Gli scozzesi, fino agli ultimissimi sondaggi, si sono divisi equamente tra i due fronti: “too close to call”. Il no era dato leggermente in testa con il 52-53%. Ma molti fino alla fine si sono dichiarati indecisi. Fino all’ultimo voto, quindi. E fino all’ultimo minuto: la campagna si è chiusa ufficialmente ieri sera con gli ultimi accorati appelli da entrambi i fronti, ma – pur nell’apnea dell’attesa – la macchina elettorale non si ferma.

 

LE DUE SCOZIE

A Edimburgo diversi suonatori di cornamusa sono stati reclutati dalla campagna del “sì” per esibirsi nelle vie della città e ricordare agli elettori di andare alle urne. Gli unionisti invece si sono mobilitati alla conquista degli indecisi: fino a 500mila secondo alcuni calcoli. Per tutto il giorno hanno bussato alle loro porte, telefonato ai loro numeri, nel tentativo di convincerli che il Regno Unito è “Better together” (Meglio insieme).

 

IL TRADIMENTO DI MURRAY

Alla fine anche Murray si è deciso: il campione di Wimbledon 2013, l’uomo che ha interrotto un digiuno tennistico ai Championships che durava da 77 anni, ha scelto il “sì” all’indipendenza della Scozia. Il suo tweet di oggi però è un chiaro “endorsement” alla causa dei separatisti: «Grande giorno per la Scozia oggi! La negatività della campagna per il no ha completamente cambiato la mia opinione. Non vedo l’ora di vedere i risultati. Facciamolo!». Un vero e proprio tradimento della Regina, che lo aveva nominato “baronetto”.(LaStampa)

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