Nardò 19 ott:_ Centro Studi “Salento Nuovo”Lucio Tarricone _L’amministrazione Mellone prosegue nell’azione di autoesaltazione e autocelebrazione fine a se stessa con una informazione parziale e fuorviante. Il sindaco Mellone e l’Assessore Puglia commentando i “dati” dello IAT Nardò che dimostrerebbero un “aumento” dei turisti nella nostra Città si accreditano meriti, se i numeri fossero reali, che sicuramente non hanno.
E continuano con la storiella “dell’estate più bella di sempre” . I numeri forniti dal comunicato stampa del Comune come al solito sono parziali e incompleti. Non dicono, ad esempio, quanti turisti sono stati “censiti” nel 2016 e nel 2017. 1,10,100,1000? E già questo la dice lunga.
Perchè non si pubblica il report completo così che tutti possano avere contezza della realtà e si evidenziano solo percentuali che alla fine nulla dicono? Chi si occupa di turismo sa perfettamente che i numeri che contano realmente sono ben altri.
Gli indicatori sui quali basare una programmazione seria e lungimirante complessi. Tantè che le agenzie regionali del turismo ad oggi non hanno diffuso alcun dato ufficiale. Ma a Mellone e la Puglia basta poco per suonare la “grancassa”. Il turismo è uno dei volani dell’economia neretina e meriterebbe attenzione, consapevolezza, programmazione.
Termini sconosciuti da questi amministratori. Certo che è strano che il Sindaco continui a magnificare e faccia suoi “successi” in campo turistico dopo aver “cacciato” quel Plantera che da ex assessore al turismo di questi successi dovrebbe essere considerato l’artefice e certo non fa piacere che la nuova assessora Puglia si attribuisca meriti che non ha. Ma questo è il Sindaco “né nè” questi i suoi assessori.
Bene farebbe il Sindaco a rendere pubblici i costi delle manifestazioni estive, a rendere pubblico il verbale della famosa riunione romana dove si sarebbe definitivamente cancellato lo scarico della “merda” nel mare di Torre Inserraglio.
Una amministrazione che vive alla giornata all’insegna dell’improvvisazione e del pressapochismo che di trasparente ha poco o nulla.