Nardò 8 sett:_ di Cosimo Potenza_ L’amministrazione comunale di Nardò firma un protocollo di intesa (l’ennesimo), oramai è una pratica comune e collaudata. Questa l’idea: “parte la fase della consultazione e della costruzione della strategia. I Comuni di Nardò, Leverano e Porto Cesareo inaugurano gli itinerari partecipati, una serie di quattro appuntamenti che serviranno ai cittadini per contribuire attivamente e per avviarsi alla partecipazione ai processi decisionali che ridisegneranno i profili delle città che sono marginali o degradati o che semplicemente hanno bisogno di essere migliorati.” Ci chiediamo, quale necessità porta Tollemeto e la amministrazione, a sottoscrivere un protocollo d’intesa con un comune più esposto nell’entroterra (Leverano), ed un’altro (Porto Cesareo) diretto concorrente, dal punto di vista turistico, posto sulla riviera jonica, come Nardò con peculiarità ed esigenze evidentemente diverse? Aprire processi partecipativi con i cittadini è sempre cosa buona e giusta, delinea una certa sensibilità verso questi ultimi, anche se non parrebbe una prerogativa standard di questa amministrazione. Tuttavia, questo progetto, oltre al processo partecipativo, avrebbe maggiormente bisogno, di incontrare le esigenze “professionali” dei tanti e qualificati professionisti locali! Sono stati invitati? Hanno partecipato alla stesura preliminare del “progetto”? Oppure le fonti debbono essere i cittadini, ai quali parlerete della solita candidatura a una misura di finanziamento pubblico? Il “novello” assessore, già presidente del consiglio comunale di Nardò, ruolo in cui certamente non ha brillato come da più parti sostenuto e scritto, si prefigge: “L’obiettivo è un miglioramento duraturo delle condizioni ambientali, climatiche, sociali e demografiche di un’area prevalentemente urbana o comunque particolarmente sensibile a rischi specifici o caratterizzata da criticità, come le marginalità sociale ed economica, il degrado fisico ed ambientale, l’inefficiente uso delle risorse e dell’energia.” Si rimane allibiti dinanzi a tanto pressappochismo, dal punto di vista ambientale cosa vorrebbe pianificare con Porto Cesareo, il sollevamento aereo della condotta sottomarina? L’efficientamento energetico degli edifici pubblici con opportunità storica? È una opportunità che nel corso degli anni ha incontrato diverse “proposte” poi puntualmente “ritirate”. Gli edifici pubblici sono a norma? Se si è un ottima soluzione… Ha messo nel calderone, una infinità di cose che, per carità, magari risultassero tutte fattibili, ma, non sarebbe meglio fare una cosa all’anno? Il protocollo d’intesa padre di questa annunciata rivoluzione è on-line, lo sarà? quanti cittadini crede che verranno all’incontro prefissato a Nardò? Come direbbe lo studioso neretino di architettura, Paolo Marzano: “Saper vedere fa la differenza”; come darli torto dopo aver prodotto, noi “piccolo” giornale on-line cittadino, documentazione probatoria, articoli, video dove le idee di coraggiosi cittadini non sono mancate ma che la politica, furbescamente, ha utilizzato a millantare nei suoi proclami elettorali stando molto attenta a non venir meno al patto con il diavolo, di turno. Anni di indolenza, incurabile. Un esempio? Recatevi in piazza Diaz nel fazzoletto di verde che delimita il centro storico e alzate lo sguardo ad altezza lampione. Notate nulla? … lampioni disuguali che raccontano una storia fatta di azioni prive di una visione d’insieme, li con stili diversi a testimonianza della grandezza indiscussa del pressapochismo politico. Ma andiamo ai giorni nostri. Mellone & Co. classe politica neofita desiderosa di scrivere la “sua” storia,politica. Dopo una vittoria per un pugno di voti, ora si trova dall’altra parte della barricata. Non più opposizione a prescindere, ferma, decisa e petulante. Ora deve dare conto al suo elettorato e , con un pizzico di presunzione propositiva, a quell’altra fetta di elettorato che non ha mai digerito che il moto perpetuo venisse meno della vecchia politica. Rivoluzione che dovrà andare a braccetto con il minuto mantenimento, con un organizzazione amministrativa ad indirizzo aziendale e non certamente una tantum per poi millantarlo come un evento eccezionale. La rigenerazione urbana ottimo ma senza perdere di vista una più ardua battaglia che è il quotidiano alimentato da una ineducazione senza precedenti, ovviamente!.-