Il direttivo cittadino ha sottoscritto
un documento sulla situazione dell’università del Salento, avvalendosi della presenza e all’interno del coordinamento cittadino dei prof.ri universitari : Michele Campiti, Giorgio Metafune e Salvatore De Vitis.
Lo stesso è stato inviato ai nostri rappresentanti istituzionali a tutti i livelli e sarà presentato al gruppo consiliare del PD perchè si faccia promotore in C.C. di azioni di supporto in accordo con altri comuni.
Il Coordinamento cittadino del Partito Democratico esprime forte preoccupazione per i recenti tagli ministeriali ai fondi di finanziamento delle Università pugliesi, e in particolare dell’Università del Salento, in considerazione del ruolo strategico rivestito dall’Università per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro territorio.
Si ritiene infatti quanto segue:
– Che i parametri di valutazione utilizzati per la ripartizione dei fondi premiali tra le Università non siano basati su criteri esclusivamente meritocratici privilegiandone alcuni sui quali l’Università non ha la possibilità di intervenire in maniera diretta per migliorare la propria posizione, come i dati occupazionali a tre anni, e quindi tali tagli risultano immotivati;
– Che i tagli apportati non tengano conto della situazione di partenza dell’Università del Salento, che opera in un territorio in cui le possibilità di attrarre fondi da Enti e imprese locali è molto minore rispetto alle regioni settentrionali; pertanto le devoluzioni di Enti locali e delle Fondazioni non possono nel nostro territorio sopperire in maniera adeguata ai tagli effettuati come avviene invece in altre Regioni italiane;
– Che la penalizzazione dell’Università del Salento risulta essere in disaccordo con il fatto che essa sia inserita tra le 19 Università italiane “virtuose” per la sua corretta gestione economica;
– Che l’Università del Salento ha già operato una drastica riduzione di tutte le spese (affitti, indennità di carica, pubblicità) e quindi gli ulteriori tagli vanno ad incidere necessariamente sulla ricerca di base e sulla tassazione degli studenti, declassando le potenzialità dell’Università e diminuendone il rapporto qualità/costi per le famiglie salentine.
Le precedenti preoccupazioni si rafforzano ulteriormente se collegate alla recente riforma sulla governance degli Atenei portata avanti dal ministro Gelmini; con essa vi è un rischio molto elevato che l’Università perda la propria autonomia e la propria fisionomia culturale finora garantite dalle funzioni attribuite al Senato Accademico per diventare strumento di consenso politico attraverso una gestione manageriale che vede concentrati nel Consiglio di Amministrazione, composto da esterni per il 40%, i principali strumenti decisionali e di controllo.
Conseguentemente, il ruolo di promotrice di crescita e sviluppo svolto dall’Università del Salento deve essere rafforzato e non interrotto e per tale obiettivo si chiede che tutte le rappresentanze politiche istituzionali si adoperino per:
– Una ridefinizione dei criteri di ripartizione dei fondi ministeriali alle Università che prescinda dalla spesa storica e ripartisca in funzione della popolazione studentesca territoriale e una scelta di parametri per la premialità che tenga conto del contesto economico in cui le Università operano;
– Intervenire urgentemente presso gli Enti locali, a partire dal livello cittadino, per far fronte all’emergenza finanziaria in cui versa l’Università del Salento.
– Promuovere interventi che tendano a modificare gli attuali indirizzi sulla governance delle Università preservando il ruolo del Senato Accademico come garanzia di autonomia e di sviluppo culturale delle Università ed eliminando dal Consiglio di Amministrazione le rappresentanze che possano determinare un controllo politico degli Atenei.
Per il Direttivo Cittadino PD Nardò
La Segretaria
Vanessa Giannuzzi