Annotiamo,con una certa attenzione,
come le attuali esternazioni di punti di vista politici “facilmente degenerino” ,nelle inopportune forme che nulla hanno da spartire con il bon ton.
Non crediamo che questa “specie” di modus operandi ,cioè di “gridare e inveire” sia consono ad un gruppo o ad un singolo soggetto politico – verso cui nutriamo il dovuto rispetto- ma da loro ci aspettiamo che siano all’altezza di rendere partecipe il cittadino dei loro sacrosanti punti di vista, nei dovuti modi. Esprimendo pensieri e concetti in una forma decisa, ferma ma comunque rispettosa verso l’interlocutore.
Se questo non avviene è inutile che si possa parlare di informazione e, quindi, additare di pressapochismo una stampa rea di saper discernere il buono dal cattivo modo di agire.
Gli organi di informazione , sembrerà strano, hanno il diritto di informare, ma il dovere di rendere l’informazione limpida e chiara senza “colorirla” di baggianate che fomentano solo sterili polemiche.