L’ “Osservatorio sulla città” di Nardò, nasce per riattivare quella, sopita, coscienza civica, avendo come obiettivo la promozione della conoscenza delle trasformazioni in corso e per avvicinare i cittadini alle sedi delle decisioni pubbliche che riguardano direttamente il loro destino comune .
L’ “Osservatorio sulla città” è consapevole che, tutto questo, può realizzarsi se e solo se, l’aspetto conoscitivo, sarà inteso come esperienza prettamente ‘culturale’ e venga, sempre più, riconosciuto come vero e proprio nuovo “ecosistema”, aprendo spazi alternativi di relazione fra soggetti o fra essi e il territorio, proponendo luoghi d’incontro diversificati e condividendo le idee. Comunque ricercando strumenti importanti per l’educazione alla bellezza del luogo in cui viviamo.
Questa nuova iniziativa collegata al sito dell’ORA di Nardò web, è una sperimentazione che vede la proposizione di domande alle quali, per rispondere basta indagare sui nomi citati e i luoghi, riferiti al nostro territorio e alla sua storia. Statene certi ne scoprirete delle belle! La curiosità e la ricerca anche in rete, vi faranno scoprire la bellezza dell’indagine e della nostra storia. L’iniziativa dell’ “Osservatorio sulla città di Nardò”, vorrebbe porre i lettori, in condizione, dunque, di crearsi un proprio ‘kit di sopravvivenza’, naturalmente dedicato ai Salentini, a difesa della loro mente, del loro spazio di vita e del loro meraviglioso paesaggio, contro l’evidente, sempre più pressante e continuo, ‘rumore di fondo’ del qualunquismo e della banalità dilagante.
Proviamoci, dunque, e proviamo a cominciare! La promessa è quella di una maggiore consapevolezza dell’importanza del Salento, della sua storia, nella cultura del bacino del mediterraneo e oltre.
PRIMA DOMANDA:
Quale relazione lega fra loro questi tre nomi:
LORENZO IL MAGNIFICO – GIANO LASCARIS – SERGIO STISO ?
Giano Lascaris, tra il 1490 e il 1492 intraprese per conto di Lorenzo il Magnifico una serie di viaggi in Italia, Grecia e dintorni, fino a Costantinopoli, alla ricerca di manoscritti (ma non solo) per la biblioteca dei Medici. Nel corso dei suoi spostamenti Lascaris giunse anche in Puglia. Qui visitò la biblioteca di Sergio Stiso, monaco di rito greco, umanista e insigne grecista, filosofo e teologo, nacque intorno all’anno 1458 nel casale di Zollino, la sua famiglia oriunda di Gallipoli, si era trasferita nel piccolo centro della Grecìa Salentina fin dall’inizio del XIV secolo. Compì gli studi nel Ginnasio di Nardò, famoso, all’epoca, per l’alto livello dei suoi insegnamenti. Nell’abbazia di San Nicola di Casole approfondì gli studi sulla lingua greca, tanto da divenirne un profondo conoscitore. Ben presto intraprese la carriera sacerdotale, dalla Santa Visita effettuata a Zollino nel 1522, apprendiamo che aveva il beneficio della Cappella di San Salvatore. Dotto umanista, dirigeva a Zollino una scuola di copisti, uno “scriptorium” che era in stretto contatto con quello famosissimo di Casole. Si narra che fu lui a mettere in salvo numerosi ed importanti codici di quella abbazia, quando i turchi la incendiarono, prima della presa di Otranto (1480).
(Vi ricorda qualcosa questo fatto? “IL NOME DELLA ROSA”.)