Il piano di riordino presentato dall’Assessore Fiore al Sindaco di Nardò, rappresenta, per l’ospedale neritino, non una razionalizzazione dei servizi offerti, ma una vera e propria decapitazione, in termini di reparti presenti. Ad essere tagliate saranno due specialità fondamentali per il nosocomio neritino: Chirurgia e Ortopedia. Spariranno, in pratica, tutte le specialità chirurgiche, sostituite da un day-surgery.
Sul punto è assolutamente necessario che i cittadini conoscano le responsabilità di questa menomazione senza precedenti del nostro presidio ospedaliero: è di tutti coloro che, con promesse roboanti, hanno assicurato il ritorno del reparto di ostetricia, hanno effettuato investimenti inutili, creato debiti esorbitanti nelle casse regionali per, infine, abbattere la loro scure sulla sanità pugliese e in special modo salentina. Vale la pena di ricordare come Vendola & Co. abbiano realizzato una campagna elettorale regionale, quella di 5 anni fa, speculando sulla sanità e promettendo a destra e a manca riaperture di reparti che si sono concretizzate solo nella città natale del governatore.
L’amministrazione comunale cittadina non può certo ritenersi esente da colpe per quanto non ha fatto in questi 5 anni, in cui ha solo saputo sbandierare una sterile vicinanza politica nei confronti della Giunta Vendola e bearsi di promesse di irrealistiche riaperture e nulla più; anche la “formichina operosa”, nonostante il suo rapporto privilegiato con esponenti di spicco della passata Giunta Regionale non ha prodotto alcunchè.
Tuttavia, da opposizione responsabile quale riteniamo essere, non intendiamo cavalcare la protesta, come fece 5 anni fa il centrosinistra per raccattare consenso e, nella odierna seduta della Conferenza dei Capigruppo, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a collaborare con l’Amministrazione Comunale, al fine di tentare di ridurre al minimo il danno che questo piano di riordino ospedaliero produrrà sul “San Giuseppe Sambiasi”. Incidentalmente, vorremmo però sottolineare come Vaglio e la sua pseudo-maggioranza, refrattari al dialogo con la minoranza, la coinvolgano solo quando sono in situazione di estrema difficoltà.
Sulla base delle disastrose condizioni debitorie della sanità regionale e considerando che risulterà molto difficile far recedere l’Amministrazione Regionale dalla chiusura dei reparti di Chirurgia e Ortopedia, abbiamo intenzione di proporre che il laboratorio di analisi non venga assolutamente ridimensionato a centro prelievi dipendente da quello di Copertino ma che al contrario venga potenziato; si garantisca un servizio h24 della radiologia attraverso una opportuna dotazione organica, si proceda ad un reale rafforzamento del Pronto Soccorso, cui sia affiancata una unità semplice di terapia intensiva cardiologica, assolutamente necessaria per interventi di primo soccorso e un servizio anestesistico h24, sia potenziato l’ambulatorio di Ginecologia e istituito un ambulatorio di Urologia.
Chiediamo, inoltre, che l’Assessore alla Sanità si confronti con la cittadinanza e venga a spiegare le motivazioni di questo pesante taglio operato sul nosocomio neritino.
Salvatore Donadei
Adriano Muci
Oronzo Capoti
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