Mi ha stupito e, non poco, la lettura di un articolo pubblicato sulla gazzetta di Lecce del 21/07/2010 in cui l’articolista fa riferimento, tra le altre cose: ”ad un verbale(si allude alle ritenute Irpef) dell’Ufficio delle Entrate da un milione e trecentomila euro, per problemi contabili risalenti all’anno di imposta 2006”.
Nel merito gli uffici comunali sapevano benissimo che si trattava di un mero errore materiale di lettura tra sistemi informatici, quello del comune e quello dell’Ufficio delle Entrate, in quanto i versamenti relativi alle ritenute di imposta risultano tutti, così come è già stato ampiamente verificato, puntualmente versati alle scadenze previste.
Ed in ogni caso gli adempimenti di natura amministrativa, dovevano avvenire entro il mese di settembre 2007, termine quest’ultimo entro il quale lo scrivente era già da mesi in quiescenza.
Ed anche riguardo al passaggio in cui si fa riferimento “ad una proposta più volte avanzata dai consiglieri di Io Sud” con riferimento alla presunta richiesta dell’assessorato al bilancio, mi preme precisare che non corrisponde al vero. Mai è stata avanzata una richiesta in tal senso.
Si è trattato semplicemente di una proposta pervenuta al gruppo che, come sempre, si è messo a completa disposizione della coalizione per il bene della comunità, atteso che come è noto, negli ultimi tempi, sembrava che le risorse finanziarie, nonostante lo sventolato tesoretto, parevano ora diradarsi, ora riapparire, finendo per essere oramai appannaggio di pochi eletti. Vorrei rammentare, a tal proposito, le incresciose vicissitudini riguardanti la disinfestazione e la pulizia delle spiagge.
Servizi indispensabili per il decoro di una città che ambisca ad esser tale. Ebbene, e questo è perlomeno singolare, alla stesura del bilancio di previsione tali indispensabili servizi non registravano alcuno stanziamento. Una discreta programmazione gli avrebbe messi in buon conto. A proposito poi dei presunti abusivismi riferiti alle affissioni e alla Tosap che perdurerebbero da molto tempo, mi limito a precisare che il servizio, pur incardinato nel settore economico e finanziario, sino all’anno 2008 era gestito da un apposito responsabile del procedimento che aveva autonoma competenza gestionale, così come per altro previsto espressamente dalle norme tuttora vigenti.
Duole infine rilevare che continui nei confronti dello scrivente un’azione rozza e denigratoria, più volte indirizzata al sottoscritto forse solo perché da fastidio chi, con spirito di servizio, per oltre un trentennio, ha contribuito allo stato di salute e ad una gestione oculata delle casse comunali, con ciò consentendo di operare sempre al meglio, anche negli anni di congiuntura sfavorevole e di minori trasferimenti ai comuni, trovando una soluzione ai problemi che gravano sulla pubblica amministrazione. E questo con buona pace dei pensatori e dei suggeritori che ipotizzano che i cittadini di Nardò non sappiano percepire le differenze.
In fede
Gustavo Petolicchio