C’era una volta una Città capace di offrire ai suoi cittadini molti servizi di qualità ed efficienza. Alludiamo all’Ufficio del Registro, alla Caserma della Guardia di Finanza, ad un Ospedale rinomato e provvisto di tutti i reparti più importanti, ecc..

Quella Città era rappresentata da persone che a tutti i livelli,  nelle sedi istituzionali, si prodigavano  per fare  della nostra Città una comunità rispettata ed invidiata.
La storia recente del nostro paese, purtroppo, non risulta degna del suo passato remoto e relativamente recente. Una costante e cronica conflittualità a livello di forze politiche e sociali, una caduta verticale di valori ed ideali che avevano ispirato la politica di tanti appassionati, entusiasti amministratori, preoccupati  soprattutto del bene di tutta la comunità cittadina, una diffusa modestia ed un arrivismo sempre più evidente nell’attuale  classe politica neretina, hanno finito per privare la nostra Città di servizi essenziali e di un benessere sempre più raro e spesso solo apparente.

Questa premessa ci è venuta spontanea e ci è  sembrata doverosa davanti alle ultime notizie che provengono dal Palazzo di Città,  che raccontano di un vice-sindaco e di tre assessori dimissionari, (rectius  dimissionati), perché i Partiti di appartenenza non avrebbero ricevuto i richiesti chiarimenti e le opportune delucidazioni su non meglio precisate questioni finanziarie.
Il Sindaco da parte sua  formula gravi  accuse per aver riscontrato una voglia diffusa di   egemonizzare le istituzioni, mentre i  Partiti di maggioranza, da cui provengono gli Assessori dimissionari ed il vice-sindaco,  non solo non rispondono a queste accuse, ma  si dichiarano disponibili  a tornare a sostenere l’attuale Amministrazione e a rinnovare la loro fiducia al Sindaco, se da parte di quest’ultimo fossero forniti i richiesti chiarimenti.

La CISL di Nardò, alla luce delle dichiarazioni rilasciate, è  convinta che le dimissioni del vicesindaco e dei tre assessori, convinte o pilotate che siano, non mettono in discussione solo  il governo della Città, ma anche la moralità ed il futuro professionale di alcuni uomini e donne che si prodigano generosamente nel  sociale e, pertanto, meriterebbero il  massimo rispetto e la generale gratitudine.
Sarebbe veramente grave ed imperdonabile immolare sull’altare di una governabilità precaria, di un equilibrismo politico e di una convenienza provvisoria, persone le cui uniche colpe sembrano essere quelle di aver rispettato le decisioni del Partito di appartenenza.

Vogliamo chiarire, a scanso di ogni equivoco, che riconosciamo al Sindaco il diritto di scegliere la sua squadra di governo, quindi, i suoi Assessori ed il Vice-Sindaco, perché trattasi di rapporti che vanno ispirati alla  massima fiducia ed all’indispensabile rispetto reciproco. Siamo, però, dell’avviso che la sua sfiducia non dovrebbe colpire e danneggiare persone e professionisti stimati ed autorevoli, ma dovrebbe essere rivolta solo verso i Partiti che hanno espresso gli Assessori dimissionari ed il Vice-Sindaco, perché, in effetti,  sono stati loro a chiedere le loro dimissioni fino al punto da presentarle in fotocopia. La disciplina di Partito, sulla quale sarebbe pur lecito discutere,  non può essere intesa quale sfiducia o mancanza di rispetto per il Sindaco. Tutto questo vale anche per  il Segretario o Segretaria di un Partito.  

  Ebbene, davanti a tanta improvvisazione  e confusione di idee, di ruoli, di responsabilità, la CISL di Nardò non può non indignarsi  per  questa diffusa convinzione di molti politici locali pronti ad assumere iniziative, prendere decisioni, operare scelte ed aprire crisi di governo, senza che i cittadini vengano informati delle ragioni vere, dei problemi concreti che le hanno generate. Evidentemente maggioranza ed opposizione concordano nel considerare la nostra Città come un feudo personale e, ritengono, pertanto, le loro beghe interne semplici problemi privati, di cui non devono dar conto ai loro elettori, considerati comuni mortali incapaci di comprendere le alte strategie politiche e le sofisticate alchimie di potere.

Ebbene, la CISL di Nardò non accetta un simile degrado ed  è convinta che non solo gli Assessori dimissionari, pubblicizzando il contenuto delle loro dimissioni, ma anche i Partiti politici di appartenenza  debbano chiarire alla cittadinanza i motivi veri di questa ennesima crisi, che penalizza e mortifica la crescita della nostra Città a livello politico, economico e sociale, impedendo l’elaborazione di progetti a breve e a lungo termine,  che inevitabilmente verranno differiti , prorogati, interrotti  nel più completo disinteresse delle esigenze primarie  e dei bisogni reali della gente.

La CISL di Nardò ritiene che al più presto si debbano assumere tutte le iniziative necessarie, anche da parte dell’opposizione con gli strumenti che la legge pone a sua disposizione, perché venga fissata al più presto una seduta del Consiglio Comunale, aperta a tutta la cittadinanza, in cui non solo i rappresentanti della maggioranza , ma anche quelli dell’opposizione, attraverso specifiche interrogazioni, facciano intero il loro dovere, per fare piena luce su questo black out istituzionale.

La CISL di Nardò, infine, condanna con estrema durezza ed altrettanta fermezza l’atto incivile di cui è rimasto vittima l’Assessore Cavallo, sperando che non sia un segno premonitore di un progressivo imbarbarimento della politica locale, di cui non sarebbe  difficile prevedere gli esiti per la nostra Città.      

  

     IL SEGRETARIO  
     Fernando  Fiorito

 

 

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