E bravo il sindaco…. il Consiglio di Stato mette nero su bianco che non sono stati rispettati i 20 giorni previsti per l’esame degli atti da parte dei consiglieri comunali e lui cosa fa,
promette di risolvere tutto in 11 giorni… con i numeri, e non solo con quelli, sembra proprio fare a botte. Verrebbe quasi da sorridere, se il sindaco e la sua maggioranza non stessero giocando con il nostro futuro. Piuttosto che ammettere le proprie responsabilità politiche sull’approvazione del Bilancio di Previsione Esercizio Finanziario 2009 – 2011, il cui iter è stato sonoramente bocciato dal Consiglio di Stato, e a questo proposito tutti ricordano i toni trionfalistici utilizzati dopo il pronunciamento favorevole del TAR, Vaglio coglie la palla al balzo per tentare di uscire dal tunnel della crisi amministrativa in cui la Fase 2 si e’ cacciata.
Altre sentenze, di ben altra natura, daranno torto all’operato di Vaglio e della maggioranza che un anno fa, pur di dare inizio alla ormai ex Fase 2, approvò di tutto, infischiandosene dei richiami dell’opposizione e, cosa ben più grave, dei pareri negativi dei Revisori dei Conti, definiti allora “terroristi”. E’ chiaro che ora Vaglio, con la scusa di “sanare” questa situazione, sarà disposto perfino a “rimandare indietro le lancette”, a subire una marcia indietro a prima dell’ultima crisi, rimangiandosi, magari, quanto scritto in un documento ufficiale, la lettera di dimissioni, e passando un colpo di spugna sugli affronti che sostiene aver subito.
La domanda principale che tutti si pongono è, però, un’altra: De Vitis – Russo – Giannuzzi e i loro, faranno a meno delle spiegazioni più volte richieste in merito alla disastrosa situazione del Bilancio comunale che ha portato Nardo’ nel baratro, e si allineeranno in buon ordine alla volontà del loro segretario provinciale che vorrebbe a tutti i costi ricucire la situazione, pur di non far perdere al PD il governo (si fa per dire) del più grande centro della provincia dopo Lecce?
Se così dovesse andare, auguriamo agli amici del PD, una buona Fase 3.
Noi per Nardò
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