Tra le principali nefaste conseguenze della scellerata scelta di Antonio Vaglio di rimanere “appiccicato” alla poltrona vi e’ anche la prospettiva di perdere (come avvenuto per la zona industriale) importanti finanziamenti per 4000.000 di € per i PIRP – Piani Integrati di Riqualificazione delle Periferie.

Queste somme sono destinate alla “rigenerazione” urbanistica della “167”, attraverso la ristrutturazione di edifici di edilizia popolare, la creazione di aree a verde attrezzate con parchi giochi, lo spostamento del mercato settimanale, ecc..
Ci risulta, però, che Nardo’ sia rimasto, probabilmente, l’unico Comune a non aver ancora firmato l’accordo di programma con la Regione Puglia per dare corso a quanto previsto nel progetto, all’ epoca frutto del lavoro degli assessorati all’ Urbanistica e Ambiente e Lavori Pubblici, quando ad averne la responsabilità politica erano Mino Natalizio e Lillino Papadia.
Un progetto nato grazie al coinvolgimento dei residenti del quartiere, e a cui collaborò fattivamente il Consigliere Malcangi, che oggi risulta tra quei pochi “fedelissimi” di Vaglio che restano in sella nonostante una basilare regola democratica preveda che per governare sia necessaria una maggioranza, oppure una notevole faccia tosta come stanno dimostrando di avere.
Ora, con grande gioia dei Comuni che seguono il nostro nella graduatoria di merito, si sta rischiando seriamente di perdere questa grande opportunità di sviluppo della Città.

È infatti necessario, per ottenere il nulla osta per il mutuo che garantisca la quota di cofinanziamento del Comune, allegare alla documentazione la delibera di approvazione del bilancio consuntivo. Il tutto entro pochi giorni, altrimenti non si riuscirà ad appaltare i lavori entro il termine ultimo di dicembre, dettato dall’Assessorato regionale all’Urbanistica, pena la perdita del finanziamento. Considerato che Vaglio ha ritirato le dimissioni al “buio” non avendo i numeri per governare e soprattutto per adottare un bilancio che, a nostro avviso, porterà allo sforamento del patto di stabilità con l’assunzione di grosse responsabilità di chi lo voterà, (che sarà chiamato anche a riconoscere debiti e spese fuori bilancio per svariati milioni di euro) siamo sicuri che il Commissario Prefettizio, pur facendo salti mortali, farebbe ancora in tempo ad adottare gli atti necessari a concludere l’iter dell’istruttoria.

Noi per nardò

 

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