Si riacuisce lo scontro tra il Governo centrale e la Regione Puglia sulla legge “salva precari”.
Anzi, allo scontro della legge impugnata davanti alla Corte Costituzionale se ne aggiunge un’altro: nella giornata di venerdì 24 settembre il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale con cui la Regione Puglia ha inteso salvaguardare il futuro di 190 precari, assunti con contratto a termine per l’attuazione dei Programmi Comunitari 2007-2013.
Non si sono fatte attendere le dichiarazioni dell’Assessore alle Risorse Umane, Maria Campese, in merito all’impugnazione da parte del governo nazionale della Legge Regionale n. 10 del 2 agosto 2010, cosiddetta “legge salva precari”, dinanzi alla Corte Costituzionale: “L’attacco dei Ministri Tremonti, Brunetta e Fitto contro la nostra Regione ed i precari del pubblico impiego non si ferma.
La legge regionale porta alla naturale scadenza i contratti stipulati dal nostro ente con giovani qualificati, selezionati a seguito di avvisi pubblici, che con professionalità e competenza stanno rendendo possibile l’attuazione dei programmi comunitari (i cui finanziamenti rappresentano le uniche fonti per rilanciare l’economia pugliese), ed è messa in discussione da altra legge nazionale, la n. 122/2010, con la quale il governo centrale ha imposto la revoca di diritto di quei contratti, pur se legittimamente conclusi, e che la nostra regione ha, a sua volta, impugnato davanti alla Corte Costituzionale. Si apre, ora, un nuovo conflitto istituzionale che acuisce lo scontro tra il governo e la nostra regione, fortemente penalizzata dalla politica del governo nazionale”.
Fonte SudNews
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