Piazza Pulita intende fare un pubblico appello a S. E. al fine di evitare, in questi mesi che precedono l’appuntamento elettorale, l’affermarsi di comportamenti dannosi per la democrazia cittadina.
Chiede quindi:
– di sollecitare le forze dell’ordine affinché intensifichino i propri controlli rispetto a fenomeni di voto di scambio o assimilabili a questi;
– evitare che privati dalle palesi ambizioni politiche facciano opera di supplenza per lavori pubblici trascurati;
– monitorare servizi pubblici gestiti da aziende locali, vigilando affinché non si verifichino anomali aumenti di personale;
– verificare lo stato dei rapporti economici tra l’azienda gestore della Discarica di Castellino ed il comune, appurando se ci siano somme da riscuotere o omissioni in relazione ad eventuali somme non riscosse;
– porre particolare attenzione a gare pubbliche per importanti affidamenti in corso, come la gestione delle entrate;
– attivare tutti i meccanismi utili all’effettiva salvaguardia di situazioni lavorative a rischio, come il caso dei lavoratori delle cooperative facenti capo alla Pista di Nardò, agli LSU e ad altre situazioni simili.
Piazza Pulita, rilevando come i più tra coloro che si sono apprestati a dare consigli a S. E. il Commissario Prefettizio, siano i veri artefici dello stato di coma sociale, culturale, economico e politico in cui versa Nardò, esprime soddisfazione per l’attività indipendente e totalmente alternativa rispetto ad ogni suo predecessore – propria di un vero sindaco, almeno per come lo immaginiamo noi – messa in campo dal Commissario Prefettizio.
Egli ha dimostrato, proprio con il suo positivo attivismo, che a paralizzare le attività del Comune di Nardò in questi ultimi anni non è stata tanto la parte burocratica, più volte messa sotto accusa dagli esponenti politici locali quanto, soprattutto, il governo cittadino e la componente politica, che è stata incapace di svolgere il proprio ruolo di indirizzo e controllo anche nei confronti di taluni dirigenti.
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