Si è dovuto attendere le dimissione di un amministrazione comunale. Si è dovuto attendere l’arrivo di un commissario prefettizio. Si è dovuto attendere la democrazia partecipativa di semplici cittadini per comprendere che il mondo può girare nel verso giusto.
Si scopre che basta poco ma se quel poco è dosato nell’immancabile raziocinio del bene comune, i risultati non vengono meno a quanto pare. Ciò che i dissapori, gli interessi, il bene dei pochi ha disgiunto, il commissario prefettizio, con la sua fattiva opera ha coagulato intorno a sé la nervatura sana della nostra comunità. Sarà un caso? Noi pensiamo di no, naturalmente.
Quindi ben vengono i buoni esempi, la possibilità di sognare ad occhi aperti, di scoprire che si può cambiare e rendere responsabili chi sino a ieri ha fatto orecchio da mercante, chi sino a ieri ha carpito la buona fede di cittadini che letteralmente sono stati “succubi” di fachiri e incantatori di serpenti e addomesticatori di formiche.
Questa è la Nardò che desideriamo. Una Nardò che ardentemente rinasca come una fenice da tanta “ accozzaglia” e becera politica clientelare ( yes, we can!).
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