Non solo le grandi città, ma anche i giovani salentini, in questo caso gli studenti dell’I.t.i.s E.Medi di Galatone” ,sono sensibili alle problematiche che “attanagliano” il mondo della scuola. Noi dell’Oraweb siamo vicini a questo problema e con piacere pubblichiamo la lettera giuntaci in redazione.(n.d.r)
Lettera dell’ I.T.I.S. “E.Medi” di Galatone
Alla luce dei recenti avvenimenti, del sempre più incalzante ritmo con cui la protesta si muove, degli innumerevoli istituti occupati ed autogestiti, anche la nostra comunità scolastica ha deciso di unirsi alla movimentazione nazionale. Non passa giorno in cui non si parli del tanto discusso Decreto, che ha visto letteralmente “decapitare” i fondi destinati alla Scuola Pubblica.
Per settimane, abbiamo invano atteso che Questo Governo lo eliminasse, o che, quanto meno, lo modificasse. Ad oggi, trascorsi oltre due mesi dalla ripresa delle lezioni ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano, nessuno parla, nessuna Istituzione ci rivolge lo sguardo.
Come può un Governo che si è detto “aperto al dialogo con i giovani” barricarsi dietro il muro della burocrazia? La nostra non vuol’ essere un opposizione strumentalizzata al fine di attaccare il Governo, vogliamo un’azione concreta che ponga fine a questo continuo ledere al nostro futuro, perché è questo che stanno facendo, stanno deturpando il nostro diritto ad un istruzione di qualità, stanno trasformando la Scuola Pubblica in una scuola per pochi, dove chi ha difficoltà economiche e sociali viene tagliato fuori.
Negli ultimi giorni, nella nostra Provincia, come nell’intero Paese il numero delle scuole occupate è drasticamente aumentato, segno di un globale disapprovo della legge. A Lecce, Nardò, Galatina, in diversi istituti gli alunni sono barricati da ore, e chi non occupa si autogestisce.
Potendo vedere che queste forme di protesta non hanno ancora prodotto nulla e per scoraggiare quanti non comprendono la gravità della situazione e sono intenti ad occupare con il solo fine di evitare le lezioni, abbiamo deciso di esternare la nostra contrarietà alla riforma attraverso i media in modo da non creare ulteriore disagio a coloro che hanno come interesse la continuità delle attività didattiche (già ridotte “all’osso”).
Tuttavia annunciamo già in anticipo, una nostra massiccia partecipazione alleprossime proteste in strada, con la promessa che PER ORA, ci limiteremo a quelle. Da qui, il nostro appello alle Amministrazioni, ai Sindacati, ed in particolare all’ Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, perché si pongano a guardia dei nostri diritti e voce di noi Studenti.
I rappresentanti d’istituto
Danilo Calabrese
Lorenzo Tarantino
Simone Sardella
Lorenzo Longo