L’ultimo splendido lavoro di Francesco Fausto Laneve, giustamente intitolato “Il mio Sud“, è un bellissimo percorso attraverso i luoghi e i volti della nostra bellissima terra. Definirla una meravigliosa raccolta di fotografie sarebbe decisamente riduttivo, per chi come me ha avuto la fortuna di sfogliare il volume.
Ieri domenica 19 dicembre dalle 19.30 l’autore degli scatti e il suo collaboratore Paolo Marzano hanno presentato ufficialmente al pubblico l’opera nell’accogliente saletta della libreria i Volatori. L’artista,visibilmente emozionato, ha catturato l’attenzione dei numerosi presenti utilizzando un linguaggio semplice e rendendo alla portata di tutti quegli aspetti tecnici che stanno alla base della fotografia, rendendola il mezzo di condivisione della propria visione del mondo.
“Lo scatto è il premio (citando testualmente) che ripaga l’ attesa paziente” uno dei segreti della bella fotografia infatti è proprio la pazienza di aspettare, la costanza di ritornare nei luoghi. Laneve ha iniziato raccontando la gavetta, e quanto avesse imparato osservando curioso un grande fotografo all’opera (del quale non ha voluto rivelare il nome) e di quanto gli sia servita l’esperienza di seguirlo anche se solo come portaborsa. Ha avuto la conferma che l’arte della fotografia gli appartenesse quando arrivò tra i primi in un concorso di livello nazionale nel 1983, da allora i suoi soggetti sono stati i più diversi, fino alla necessità e al desiderio di scoprire attraverso il “terzo occhio” i luoghi della sua terra d’origine.
Un bellissimo incontro, grazie anche alla partecipazione attiva dei presenti, che non hanno risparmiato i meritati elogi e sottoposto le loro curiosità.
Data l’epoca di continua modernizzazione in cui viviamo non si poteva non toccare l’argomento, è nato spontaneo il confronto tra la magia della vecchia pellicola e il nuovo metodo digitale: la prima imponeva la riflessione sugli errori commessi stimolando la voglia di migliorarsi continuamente, la nuova tecnologia offre invece la possibilità troppo semplice e sbrigativa di cancellare e ripetere, il tutto in tempi troppo brevi, da qui l’invito ai giovani di studiare e frequentare corsi che portino ad una maggiore consapevolezza e costanza.
La bellezza di questa raccolta, a mio modestissimo parere, risiede nella capacità che ha ogni singolo scatto di riportare alla mente ricordi, emozioni, situazioni vissute, ogni foto è una storia, un viaggio in luoghi meravigliosi dove è visibile il passaggio dell’uomo, il suo operato come testimonianza di vita nel bene e nel male,su ogni volto palesi le emozioni, gli occhi immortalati rispecchiano i pensieri di quell’istante.
Mi permetto quindi di ringraziare il signor Laneve per aver condiviso la sua arte e per quest’opera in grado di affascinare e di avvicinare le persone alla splendida arte della fotografia.
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