Dopo sette anni di collaborazione, la Provincia di Lecce volta le spalle al Treno della Memoria, il progetto dell’Associazione Terra del Fuoco, che dal 2005 a oggi ha portato oltre 10000 giovani di tutta Italia in visita agli ex Campi di Concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau, in Polonia.

 Proprio la Provincia di Lecce, che sin dal 2005 ha saputo riconoscere in questo progetto una forte validità didattica e rilevanza socio-culturale, dando ai primi 50 studenti l’opportunità di partire, e consolidando negli anni il suo sostegno.

Fino all’anno scorso. Nel 2010 sono partiti per Cracovia 3200 ragazzi da 9 regioni d’Italia, di cui oltre 600 solo dalla Puglia. Ma nel 2011 dalla Provincia di Lecce non partirà più nessuno. Per i giovani leccesi il Treno della Memoria non esiste più, perché la Provincia di Lecce ha deciso di non investire più sulla Memoria e di interrompere bruscamente un percorso che per anni ha coinvolto centinaia di ragazzi del territorio.

Ragazzi che tornavano da questa esperienza più maturi e interessati al mondo che ci circonda, più consapevoli delle nostre responsabilità e del nostro ruolo di cittadini. Si interrompe così anche un delicato legame intessuto in questi anni con i Comuni del territorio, che da sempre hanno preso parte all’iniziativa e che hanno mostrato anche quest’anno una forte volontà di partecipare. Il Treno della Memoria infatti non è solo un viaggio, ma un percorso, che parte dalla Storia per arrivare al presente, costruendo una generazione cosciente e sensibile verso tematiche sociali fondamentali: l’antimafia, la cittadinanza attiva, la cultura dei diritti e della legalità.

Perché tutti si sentano soggetti portatori di diritti inviolabili, ma soprattutto di doveri e responsabilità nei confronti della società in cui vivono. La notizia arriva inoltre come una doccia fredda, dato che a ottobre si è svolto un incontro tra l’Associazione Terra del Fuoco e la Provincia di Lecce che, a fronte degli ottimi risultati riscontrati negli anni passati, ha manifestato la volontà di confermare e possibilmente allargare la delegazione di partecipanti leccesi.

 Una società che non investe sulla Memoria non conosce se stessa, non riconosce i propri errori e non individua i propri valori. E una politica che non investe più su questi valori, che sono alla base della nostra Costituzione e della nostra identità, è una politica incosciente che pagherà le conseguenze di scelte miopi. Scrive Edmund Burke: “Chi non conosce la storia, è destinato a ripeterla”. In questi anni il progetto Treno della Memoria ha goduto del riconoscimento dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio del Parlamento Europeo, il Patrocinio della Camera dei Deputati e il Patrocinio del Ministero per le Politiche Giovanili.

fonte: Sudnews

 

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