“E’ innegabile che negli ultimi mesi la distrazione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha creato qualche incertezza; gli auguriamo i migliori successi politici ma teniamo che in Puglia continui il rilancio positivo degli ultimi 5 anni”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Puglia, Giovanni Forte, che ha incontrato i giornalisti per parlare di crisi, di occupazione e di sanità.

 

“Auspichiamo che Vendola – ha aggiunto – possa recuperare più tempo per il confronto sui temi che riguardano il futuro della Regione e possa lavorare per scongiurare un clima da smobilitazione; noi vorremmo partecipare ad una nuova stagione di elaborazione condivisa cominciando da una discussione aperta per la crescita e lo sviluppo”.

Nel 2011 Cgil, Cisl e Uil – ha annunciato Forte – vogliono “costruire una forte iniziativa che parta dai territori mirando a qualificare la spesa, ad evitare dispersioni, e a sostenere il sistema dei servizi”.

“La nostra preoccupazione – ha detto Forte – è che le Regioni arrivino fiaccate da politiche restrittive del Governo nazionale alla partita sul federalismo perciò dobbiamo ripartire dal territorio, dalla rappresentazione di bisogni nuovi che emergono proprio dagli effetti della crisi”. Di questo si discuterà in Puglia il prossimo 15 febbraio alla presenza della segretaria generale Susanna Camusso.

“Non si può pensare – secondo Forte – che la leva del lavoro sia l’unica su cui agire”; si tratta invece “di puntare, ancora di più, nel Mezzogiorno e in Puglia, sull’innovazione e sulla produttività, così come occorrono interventi per infrastrutture, credito, energia, miglioramento della qualità della vita, su cui investire per aumentare la competitività delle imprese ed attrarre investimenti”.

“La Puglia, – per la Cgil – penalizzata da un inaccettabile accanimento del Governo nazionale, paga un prezzo troppo alto: basti pensare ai 3,1 miliardi di ero dei Fas ormai passati in cavalleria, alla limitazione al diritto a legiferare su materie importanti e di quello a stabilizzare il lavoro degli operatori Asl. Siamo solidali su questo con la Regione che però ha sbagliato scegliendo di mettere al centro i tagli di spesa e non partendo da un’idea di ‘sanità che vogliamò”.

C’è, per la Cgil, “molta unilateralità nel modo di dirigere la sanità pugliese, certe scelte – ha detto Forte – non si possono imporre ma condividere, su questo versante il confronto col sindacato è decisivo, invece non esiste; non si possono solo tagliare servizi o ridurre posti letto o imporre ticket, si tratta di tagliare sprechi riferiti agli appalti, alle convenzioni, agli acquisti, alle retribuzioni di manager e dirigenti, all’uso non razionale di apparecchiature”.

 Fonte: GdM

 

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