Radio Padania nel Salento per ora tace. Nel senso che non può trasmettere. Il ministero delle Comunicazioni accoglie l’esposto dell’avvocato Gianluigi Pellegrino presentato in nome e per conto del gruppo Mixer media
e sospende le trasmissioni dell’emittente leghista che dal 17 dicembre dell’anno scorso andavano in onda dalla Puglia meridionale sulla frequenza 105.6, già occupata però da radio Nice, che fa capo a Mixer media.
“Li abbiamo rispediti al mittente”, dice l’avvocato Pellegrino, che aggiunge: “E’ stata impedita una svendita, anche giuridica, del territorio meridionale alla Lega Nord”. Non solo. Ad essere contrario alla trasmissione di Radio Padania dal proprio territorio è il primo cittadino di Alessano, Luigi Nicolardi, aggiungendo “l’intervento del ministero dello Sviluppo economico non risolve un’anomalia”.
Quella secondo cui radio Padania “diventa proprietaria della frequenza” se entro novanta giorni nessuno la reclama e, dopo tre mesi, può scambiare quella stessa frequenza con network commerciali.
“Chiedo a tutti i parlamentari salentini”, sottolinea Nicolardi, “di impegnarsi perché sia negato questo privilegio, concesso a Radio Padania dalla finanziaria Bossi-Berlusconi del 2001. Sono gli stessi Bossi e Berlusconi che continuano a tagliare i trasferimenti di risorse agli enti locali, mentre non tagliano i contributi a radio Padania”.
Leggendo attentamente la Raccomandata del Ministero si legge: “VISTE le misure effettuate in data 30/01/2011 dalla Locale Dipendenza provinciale dalle quali l’esistenza delle interferenze ad altri soggetti concessionari”, si capisce che un errore sulla data potrebbe servire a Radio Padania per appellarsi al diniego ricevuto. Vedremo.