“Questa nuova politica che avanza sembrerebbe peggiore della vecchia che ci siamo lasciati alle spalle, della quale, peraltro, sono pronto ad assumermi le dovute responsabilità”. È quanto dichiara il capogruppo consiliare della Provincia di Lecce, Giovanni Siciliano, dopo l’ultimo confronto con la Federazione delle civiche tenutosi poche ore fa.
“Stiamo vivendo un momento dove la politica nazionale prima, con le vicissitudini del Presidente del Consiglio, e quella regionale poi, con le ultime novità sullo scandalo sanità in Puglia, sono fortemente stravolte.
Purtroppo queste tensioni – dichiara Giovanni Siciliano – si riflettono sulle realtà locali, in particolar modo quella neritina, impegnata tra poco più di due mesi nelle elezioni amministrative, e creano nell’UDC una seria pausa di riflessione. Non ci siamo mai sentiti, nè ci sentiamo, né santi né beati, ma sicuramente abbiamo la coscienza a posto per aver portato avanti sempre una politica di distinguo, ci siamo sempre caratterizzati nell’essere stati la spina nel fianco dell’amministrazione.”
E dopo Riccardo Leuzzi, si paventa la possibilità che il terzo polo perda altri pezzi per strada.
“Adesso è giunto veramente il momento di fermarsi a meditare, soprattutto quando si viene a sapere che Giancarlo De Pascalis, un amico che era stato proposto dalle liste civiche come un valido candidato a sindaco, sta per firmare la sua candidatura col centrodestra.”
“La mania di protagonismo del “nuovismo” che avanza riprende in tutto e per tutto il modo di fare politica del passato, e, per certi aspetti, si dimostrerebbe anche peggiore. Alla luce di quanto appreso in queste ultime ore – conclude Siciliano – l’UDC sta seriamente riflettendo di andare da solo al confronto elettorale, anche a costo di perdere, seguendo però un proprio indirizzo politico, con l’obiettivo di aggregare tutti i neritini che si pongono la nostra stessa riflessione: insieme vogliamo dare veramente una svolta alla nostra Nardò”.
Giovanni Siciliano