E’ attraccata nel porto di Catania la nave San Giorgio della Marina militare italiana con a bordo 258 persone, tra cui 121 italiani, che hanno lasciato la Libia. A bordo della San Giorgio, con 250 uomini di equipaggio al comando del capitano di vascello Enrico Giurelli, ci sono complessivamente 258 passeggeri di diverse nazionalita’ tratti in salvo dalla nave della Marina Italiana nel porto libico di Misurata.
Oltre ai 121 italiani, ci sono cittadini inglesi, francesi, belgi, olandesi, austriaci, turchi, albanesi, macedoni, portoghesi, slovacchi, ucraini, croati, romeni, indiani, messicani, thailandesi, filippini, marocchini, tunisini, algerini, della Tanziania, delle isole Mauritius e anche un libico che ha preferito lasciato il suo paese.
”Essere riusciti a tornare in Italia per noi e’ un miracolo, non vedevamo l’ora di tornare perche’ li’ cominciava ad essere triste”. A parlare e’ Francesco Baldassarre, 34 anni, sbarcato dalla nave San Giorgio insieme con il padre Gino, di 54. Entrambi di Brindisi, sono dipendenti della ”Tecnomontaggi” e sono rientrati in Italia su disposizione della loro azienda. ”Entrare sulla nave – ha aggiunto Francesco Baldassarre – e’ stato un po’ problematico. Ci fermavano ai posti di blocco, erano armati, comunque ci hanno scortati e sentivamo dire che a 15 chilometri da noi stavano bombardando l’aeroporto di Misurata”. Hanno raccontato che la situazione nel campo dove erano ospitati ”era abbastanza tranquilla”. Padre e figlio hanno detto di essere rimasti fermi da martedi’ scorso. ”Ci hanno trattati bene – ha detto il padre Guido – i libici ci hanno trattati bene”. (Ansa)