Dei privati cittadini ristrutturano con denaro proprio un immobile comunale, offrono in dono al Comune l’allestimento permanente di un museo, di cui beneficia l’intera comunità, ed il settore economico finanziario ne decide la scomparsa, attraverso la burocrazia!
Il museo della memoria, il museo delle tradizioni contadine, e quello del mosaico nella torre comunale, rappresentano dei veri e propri luoghi di cultura, in un paese normale si lavorerebbe per aiutare tali realtà, a Nardò, invece, si distruggono!
Ebbene, il PD ribadisce con forza la propria indignazione di fronte a tali decisioni, frutto di un’inesistente programmazione, che, se esistesse, avrebbe portato alla luce ben altri immobili comunali da recuperare ed utilizzare.
Inoltre, la decisione di tagliare i servizi alla persona è un ulteriore esempio di come si vogliano sferrare colpi all’intera cittadinanza, incidendo solo negativamente sui bisogni primari.
L’invito va al Commissario Prefettizio, affinchè supporti i cittadini a non diventare vittime di decisioni burocratiche dispotiche e ridicole.
Il corretto utilizzo corretto degli immobili comunali è sicuramente un tema importante, e rientra nelle attività di un Ente Pubblico per il recupero delle entrate comunali, ma non se fatto in maniera casuale e dissennata, come sta avvenendo.
Questo è l’effetto della mancanza dell’indirizzo politico:
– IL PATRIMONIO PUBBLICO È UNA COSA SERIA E DI TUTTI
– LA BUROCRAZIA REDIGE IL CONTRATTO DI LOCAZIONE O DI COMODATO, MA NON PUÒ E NON DEVE SFRATTARE UN PEZZO DI STORIA DELLA NOSTRA CITTÀ.
Il PD lo ripeterà fino alla nausea e ne farà slogan della campagna elettorale:
– GESTIONE TRASPARENTE ED EFFICIENTE DELLE RISORSE FINANZIARIE COMUNALI
– ROTAZIONE DEI DIRIGENTI.
Per la Segreteria del PD
Vanessa Giannuzzi