Il Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari non può chiudere i battenti ancor prima di aver visto la luce.
I sacrifici di Paolo Zacchino, Gregorio Caputo e di tutti i collaboratori, che con abnegazione e costanza si sono impegnati per offrire alla città di Nardò un museo di tradizioni popolari, non possono essere resi vani.
Al Commissario Prefettizio chiediamo quali siano le ragioni che l’hanno spinto a notificare all’associazione guidata da Zacchino, un’istanza di rilascio dei locali dell’ex Istituto Agrario.
Comprendiamo le esigenze di Bilancio, ma crediamo che azioni di questo tipo, che vanno a colpire un patrimonio culturale dei cittadini di Nardò, spettino alla futura amministrazione eletta da essi.
Crediamo che sia obbligo di chiunque abbia una coscienza civile quello di mettere in campo le proprie risorse per salvare il Museo.
Proprio per questo motivo chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questo importante strumento, anche a livello di ritorno turistico, di impegnarsi per tutelare questo patrimonio della nostra città.
Pertanto facciamo appello a tutte le forze politiche, che in questi giorni sono impegnate nella campagna elettorale, ad unirsi per dare una mano a Zacchino e ad i suoi.
Da parte nostra i già lunedì chiederemo un incontro urgente al Dottor D’Onofrio affinché vengano adottate tutte le azioni possibili per salvaguardare l’Istituzione Museo e speriamo che anche le altre forze politiche partecipino a tale incontro. Questo è il modo nuovo con cui intendiamo fare politica: con i cittadini ed al servizio di essi.
Maurizio Sanasi