Poteva essere la campagna elettorale più lunga nella storia recente di questa città, quella potenzialmente iniziata il 1° ottobre 2010, con le fatidiche firme di 16 consiglieri comunali che dimettendosi ponevano fine all’esperienza amministrativa di Antonio Vaglio quale Sindaco della nostra Nardò. Coalizioni desiderose di scaldare i motori, candidati in pectore pronti a sfoderare sorrisi a 18 carati da elargire a tutti i concittadini… ma fortunatamente i nostri “cari” politici hanno voluto risparmiarci lo strazio di otto mesi di campagna elettorale!
Così le coalizioni “naturali” hanno cominciato a sfaldarsi, ma soprattutto è iniziato un vero e proprio “fuggi fuggi” generale dalle parti del centrosinistra, con esponenti politici e interi partiti pronti a levare le tende e veleggiare verso lidi il più possibile lontani dalla passata esperienza amministrativa e tutto ciò che di deleterio ha rappresentato per la vita di questa città.
Questo ha generato mesi di colloqui, ammiccamenti e promesse di matrimoni “contronatura” tra i vari responsabili delle fazioni politiche in campo, che però alla prova dei fatti si sono dissolte come neve al sole. La ormai “defunta” federazione delle civiche, che per un breve periodo ha rappresentato il coagulo di quasi tutte le liste civiche presenti in città e che prometteva (sulla carta) un’interessante forza elettorale, è stata la prima vittima eccellente di questo tentativo di tenere insieme “il (capo)diavolo e l’acquasanta”…
Veti incrociati, personalismi e fughe in avanti hanno decretato l’esplosione di quello che doveva essere un terzo polo forte e in grado di far tremare le due coalizioni “classiche”.
A sostegno della candidatura dell’Arch. Giancarlo De Pascalis, già vice-sindaco di Antonio Vaglio, sono rimaste 3 liste che si presentano per la prima volta all’elettorato, ma che eccetto Piazza Pulita, sono espressione di storici ex componenti delle passate amministrazioni di centrosinistra (IDV-Albanuova fa riferimento all’ex Assessore Daniele Piccione mentre Noi X Nardò a Mino Natalizio, ex Assessore all’Ambiente).
Nel frattempo nel centrodestra ad animare il campo ci pensava Mino Frasca, che con le sue esternazioni “minacciava” di mandare in frantumi l’intesa con il PDL e la nascente coalizione di centrodestra, proponendo in solitaria dapprima la candidatura a sindaco di Mirella Bianco e poi quella dell’avvocato Maurizio Sanasi. C’è voluta tutta la sapienza dell’europarlamentare Raffaele Baldassarre per riuscire a recuperare una situazione complessa e rimettere insieme le forze che avevano rappresentato la minoranza consiliare all’Amministrazione Vaglio: PDL, Nuovocorso per Nardò, La Città e Puglia Prima di Tutto, addizionate dalle civiche Nardò Futura e Civitas. Sulla base di questa coalizione, costituita da forze tutto sommato omogenee, in quanto legate dalla comune militanza d’opposizione, si innesta la candidatura della dott.ssa Antonella Bruno, vera novità di questa ultima fase politica.
Anestesista cinquantenne, donna e totalmente nuova per la politica neritina, rappresenta l’”azzardo” del centrodestra in vista delle prossime amministrative, nome che spazza via d’un colpo tutte le candidature di cui si era vociferato nell’ultimo periodo e che non sembra al momento trovare l’accordo né di Progetto Nardò, che insegue ancora la candidatura di Gabriele Onorato, né di Nardò Insieme, che non sembrerebbe voler recedere dal nome di Roberto Filograna. Dopo aver partecipato al tavolo del centrodestra, Io Sud appare in stand-by, in attesa probabilmente di nuovi eventi nell’area di centro.
Nel centrosinistra, in particolar modo dalle parti del PD, tutto tace. Rimasto stordito dall’esperienza amministrativa, il partito appare spezzato in più tronconi: la corrente di Costruire Insieme, dopo un iniziale abboccamento con le civiche, si è legata alla candidatura a sindaco di Marcello Risi (anche quest’ultimo già vicesindaco di Antonio Vaglio), che rappresenta il punto d’incontro delle forze della sinistra “radicale”, SEL e Federazione della Sinistra.
L’area che fa riferimento all’Avvocato Riccardo Leuzzi non ha ancora definito la sua collocazione, mentre i “lealisti” del Partito Democratico stanno incontrando non poche difficoltà per quadrare il cerchio attorno alla candidatura di Salvatore De Vitis (terzo ex vicesindaco di Antonio Vaglio che incrociamo in questa disamina della situazione politica), dimostrandosi, comunque al momento, molto riluttanti a convergere sul nome di Marcello Risi.
Discorso a parte merita l’UDC, che Giovanni Siciliano, che sembrerebbe aver perso parte dello smalto dei tempi in cui riusciva a condizionare ogni elezione amministrativa con la sua Città Nuova, vorrebbe in alleanza con Risi, ma che Rino Dell’Anna e il gruppo dell’API preferirebbero condurre verso una coalizione con il PD. Non sono comunque esclusi colpi di scena dell’ultimo minuto…
Al momento indecifrabile appare la posizione dei Socialisti dell’ex Senatrice Maria Rosaria Manieri.
Autoesclusosi da questo scenario politico, Alfredo Ronzino ha avanzato, ormai mesi fa, la sua candidatura a sindaco in solitaria per il movimento 5 Stelle, nella cui lista converge anche il suo movimento 100 passi.
Allo stato attuale i gruppi o movimenti politici ancora non “accasati”, a poco più di 15 giorni dall’avvio ufficiale della campagna elettorale, sono ancora numerosi, quindi ci si può attendere molteplici sconvolgimenti della situazione e la nascita di nuovi poli e nuove candidature a sindaco. Tuttavia il tempo ormai stringe e appare plausibile immaginare che le prossime saranno ore febbrili per la chiusura delle ultime operazioni politiche e la definizione delle liste.