Va meglio. L’inizio di Valentino Rossi sul circuito ‘amico’ di Jerez e’ positivo, certamente migliore di quanto visto in Qatar. In questa occasione, piu’ della tecnica sta contendo il fattore campo.
Il pilota questa volta fa la differenza perche’ davanti a se ha uno scenario gia’ visto, che gli ha portato negli anni, tra polemiche e prodezze, 8 vittorie.
Il circuito di Jerez de la Frontera ha visto Valentino Rossi passare per primo sul traguardo ben 8 volte: 1 in 125, 250 e 500 e 5 volte in MotoGP. La Ducati, c’entra poco, anche se, su questa pista il test team in gennaio ha girato a lungo per sviluppare la rossa N.46. ”Qui mi trovo particolarmente a mio agio – ha detto Valentino – sembra anche che la moto vada meglio. Jerez e’ una pista che mi piace e anche se in Qatar ho vinto in passato piu’ di una volta non e’ che sia un circuito che mi esalti”. Anche il collega, Andrea Dovizioso, che ha scambiato le sue linee con quelle di Rossi in pista durante le libere, sembra avallare la tesi del ”circuito amico”.
”Qui riesco ad andare forte con una certa facilita’ – ha detto Valentino – come inizio non c’e’ male, questa mattina ero anche terzo. Poi nel pomeriggio abbiamo peggiorato un po’ tutti, forse anche perche’, per quanto ci riguarda, questa moto va meglio con un po’ piu’ di fresco, anche se io al caldo ci sto bene”. La spalla sembra rispondere bene, nonostante la pista andalusa sia abbastanza movimentata, con cambi di direzione decisi e tornantini impegnativi.
”Va certamente meglio, anche perche’ in questi 10 giorni ho lavorato parecchio. Non ho ancora tutta la forza, ma ho guadagnato molta resistenza, il che mi fa sperare di non avere cali vistosi come successo in Qatar”. Anche in queste prime libere, le moto da battere sono sempre le Honda, che hanno dominato con due piloti in testa, Pedrosa e Stoner e con Simoncelli quarto. ”Le Honda fanno paura. Pedrosa, poi su questa pista si trova molto bene. Un po’ meno Stoner, ma e’ comunque sempre velocissimo. Va forte anche Lorenzo con la Yamaha, noi siamo ancora un po’ indietro”.
La Ducati sembra avere bisogno di un ulteriore passo avanti per arrivare al livello delle moto di vertice uno step importante e’ previsto per i test successivi la gara dell’Estoril della prossima settimana. ”Si’, ma non bastera’ nell’immediato. Bisognera’ ancora lavorare sulla moto per raggiungere il livello delle Honda. Se io ho bisogno di sei mesi per essere di nuovo competitivo, non possiamo dare un tempo cosi’ certo per la moto. Comunque sono soddisfatto della giornata di oggi, stiamo lavorando bene con la Ducati e con la squadra, solo che noi (squadra di Rossi, ndr) non sappiamo ancora come far migliorare la Desmosedici”.(Ansa)