Quella discrezionalità amministrativa deve finire, parola di Alfredo Ronzino . Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo il “vizio civico” di guardarci attorno; non ci è sfuggito, così, come siano abitualmente violate, in campo urbanistico – ambientale, le Norme Tecniche di Attuazione del PRG in vigore a Nardò.
E’ utile ricordare come le NTA siano delle regole comunali di disciplina urbanistica che recepiscono varie normative nazionali e regionali, che lo stesso Comune è tenuto a far rigorosamente rispettare.
Oltre alle infrazioni “minori”, già tante volte denunciate, riguardanti la tutela dell’ambiente boschivo e forestale, dell’ambiente agricolo e del verde urbano, vengono fuori anche violazioni di più rilevante entità che danneggiano l’ambiente naturale e le risorse territoriali, in relazione a specifici aspetti geomorfologici locali.
A seguito di elaborazione cartografica su ortofoto del S.I.T. Puglia, è emerso che almeno tre complessi edilizi, realizzati successivamente all’entrata in vigore del Piano Regolatore Generale del Comune di Nardò, ricadono integralmente all’interno del buffer di rispetto di 150 m dal piede dell’argine di una lama carsica in località contrada Marchesana, in presunta violazione dell’art. 24 – “Tutela dell’Ambiente Naturale e delle Risorse Territoriali” delle N.T.A. del P.R.G. che prevede il “… divieto di modificazione delle aree comprese nella fascia di 150 m dal piede degli argini delle lame…”
Se la violazione troverà conferma sarà un eclatante esempio di come, citando il sagace prof. Settis, la necessaria discrezionalità tecnica del parere degli uffici preposti professionalmente attrezzati, fondata sulla valutazione autonoma delle proposte di interventi, vagliate rispetto alle norme e ai dati della natura e della storia del luogo, sia sostituita dalla discrezionalità amministrativa che subordina i valori del paesaggio a trattative negoziali con tutti gli interessi in gioco, compresi quelli della speculazione mascherata da sviluppo e del basso clientelismo etichettato come politica.
A questo punto dovremmo riflettere seriamente su come si può pensare che a gestire l’avvento del PUG (Piano Urbanistico Generale) sia quella classe politica che ha permesso o favorito tutto ciò.
Il MoVimento 5 Stelle, concentrando le proprie forze sul recupero delle regole e della legalità, vuole dimostrare il proprio serio impegno a favore di una responsabilità piena e alternativa alle altre forze in campo, esponendosi direttamente anche su argomenti “impopolari” e strategici come l’urbanistica e l’ambiente.
Persuasi che a far bene le cose ci si guadagna tutti, l’impegno e la sfida della campagna elettorale sarà rivolto, senza risparmio di energie, alla rimozione dei tabù culturali sull’argomento e a far conoscere questa propria originalità improntata alla bella e lungimirante politica, sognando una Nardò comune virtuoso esempio e traino per il Salento che verrà.
All Procura della Repubblica
Presso il Tribunale di Lecce
Via Calabria
73100 Lecce
Al Sig. Commissario Prefettizio
del Comune di Nardò
Piazza C. Battisti
73048 Nardò
Oggetto: PRESUNTA VIOLAZIONE dell’ART. 24 delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente PRG.
A seguito di elaborazione cartografica su ortofoto e files regolarmente scaricati dal S.I.T. Puglia si evince che alcuni edifici, realizzati successivamente all’entrata in vigore del Piano Regolatore Generale del Comune di Nardò, ricadono integralmente all’interno della fascia di rispetto di mt. 150 dal piede dell’argine di una lama carsica in località “Quattro Colonne” presso la frazione di S. Maria al Bagno (Nardò), nelle vicinanze della via Alberico Colongo, in palese violazione dell’art. 24 – “Tutela dell’Ambiente Naturale e delle Risorse Territoriali” delle N.T.A. del vigente P.R.G. che, oltre ad altre prescrizioni, cosi recita: “Sono soggette al divieto di modificazione le aree comprese nella fascia di 150 m. dal piede degli argini delle lame, … et coeteris…”
Si chiede, pertanto, che le Autorità in indirizzo vogliano provvedere a verificare in base a quali criteri urbanistici siano stati realizzati gli edifici indicati in narrativa ed accertare la aderenza o meno degli stessi alla normativa del settore.
A tal uopo gli esponenti dichiarano che il vigente P.R.G. è diventato strumento urbanistico, a tutti gli effetti di legge, nell’anno 2001 ed offrono in comunicazione n. 2 riproduzioni fotografiche, la prima risalente all’anno 2003, la seconda all’anno 2010, la visione delle quali ben rappresenta la descritta situazione e l’evidente ubicazione dei detti edifici in area sottoposta a vincolo.
Nella circostanza che la adita Autorità Giudiziaria accerti la esistenza di uno o più reati, gli scriventi fanno espressa riserva di costituzione di parte civile nel processo che sarà instaurato e chiedono di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione ex art. 408 c.p.p.
Si allegano in copia n. 2 riproduzioni fotografiche e l’art. 24 delle N.T.A. del vigente P.R.G..
Con Osservanza.
Nardò, 18/04/11
Per il Movimento 5 Stelle di Nardò
Dott. Alfredo Ronzino