In merito al tema dei rifiuti, due mesi fa ho incontrato, a Lecce, Alessio Ciacci, non ancora trentenne, assessore all’ambiente del Comune di Capannori, in Toscana, poco più abitato del nostro (anche lui con la barba… sarà un segno!). In quella città la raccolta differenziata ha superato l’80%.

 Il costo della tariffa è drasticamente calato. Mi ha passato, su una chiavetta USB che porto sempre con me, decine e decine di delibere e documenti in cui si può nitidamente leggere quale sia stato l’iter amministrativo seguito. Rifiuti zero! Questa è la soluzione. E noi abbiamo indicata, nero su bianco, la strada per raggiungere l’obiettivo. Ciascuno dovrà pagare sulla base di quanti rifiuti indistinti invierà in discarica. Se differenzi, paghi di meno. Se non lo fai, sarai penalizzato. Se sono riuscite altre comunità, possiamo riuscirci anche noi, con l’aiuto di tutti. La forza del nostro MoVimento è proprio nel reciproco scambio delle esperienze.
Quello che mi preme rimarcare, è la tempestività con cui ciascun candidato Sindaco si propone sul tema. Potrebbe sembrare che si stiano buttando sull’argomento per dimostrare agli elettori che hanno le proposte per risolvere il problema, finendo per brancolare nel buio. Proprio loro che, di questo e di altri problemi, sono corresponsabili. La questione puzza, a mio avviso, di populismo e mera propaganda. Non ho mai visto nessuno di loro in giro per la provincia di Lecce quando si è trattato l’argomento. Né alcun loro papabile assessore. Né Russo, De Vitis, Losavio, Maglio, Natalizio, Siciliano, Fracella, Donadei, Frasca, Sabato,… e me ne sarà sfuggito qualcuno.
Se le mie sensazioni risulteranno fondate, la città si libererà di tutti loro in un colpo solo. E le mie sensazioni mi parlano di ballottaggio, tra noi e non sappiamo chi. E avremo anche noi assessori giovani, liberi e competenti.

Ecco, nel concreto, cosa si deve fare per raggiungere l’obiettivo di fare di Nardò una società civile ed avanzata; un faro per il resto del Sud, nella gestione del ciclo dei rifiuti:

1. Intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 stabilendo per il 2013 il raggiungimento del 60% di raccolta differenziata e per il 2015 il 75%;
2. Per il raggiungimento di tali obiettivi il consiglio Comunale di Nardò dovrà dare mandato alla Giunta Municipale di estendere a tutte le principali e più popolose frazioni del territorio comunale la modalità di raccolta “Porta a Porta” dei rifiuti urbani ed assimilati; 
3. Istituire entro il 2013 un sistema tariffario basato sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche;
4. Realizzare entro il 2013 un centro comunale per la riparazione e il riuso, dove beni durevoli e imballaggi possano essere reimmessi nei cicli di utilizzo ricorrendo, eventualmente anche all’apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato;
5. Offrire all’Amministrazione Provinciale tutta la propria collaborazione alla discussione per la realizzazione di un impianto di compostaggio sul proprio territorio, per la valorizzazione della frazione organica recuperata;
6. Applicare, anche con appositi corsi di formazione-informazione rivolti al personale dell’ente ed anche ai dipendenti dell’Azienda che dovrà effettuare il servizio di igiene ambientale, gli adempimenti previsti dal DM 08/05/2003 al fine di ridurre gli sprechi e di favorire lo sviluppo di un mercato per il ricorso a beni e servizi basati su materiali riciclati;
7. Per quanto riguarda il conferimento della frazione residua dei rifiuti, di dare mandato alla Giunta Municipale affinché intraprenda tutti gli sforzi per minimizzarne i flussi di rifiuti, favorendo, anche in ambito di programmazione provinciale la realizzazione di impianti “a freddo” in grado di recuperare ancora materiali contenuti nei residui ed in grado di orientare costanti iniziative di riduzione volte a “sostituire” oggetti e beni non riciclabili o compostabili;
8. Dare mandato alla Giunta Municipale di adoperarsi nei confronti degli Enti competenti affinché i rifiuti-residui prodotti sul territorio comunale non vengano avviati ad incenerimento (la cui logica contrasta con l’obiettivo rifiuti zero) o avviati “tal quali” a discarica;
9. Istituire l’“Osservatorio verso Rifiuti Zero” che  abbia il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero, indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi, anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale;
10. Creare un “Osservatorio verso Rifiuti Zero” composto da persone con un curriculum significativo;
11. Dare atto che i membri del suddetto Osservatorio, che dovranno riunirsi almeno due volte all’anno, non percepiranno alcun compenso. Potrà essere riconosciuto per i membri fuori sede un rimborso spese opportunamente documentato. L’osservatorio si riunirà congiuntamente alla Commissione Consiliare Ecologia.

Queste informazioni le abbiamo diffuse a mezzo volantino, nei nostri gazebo, alcune settimane fa!

 

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