Cara redazione,mi ha preso la mano ed il commento risulta troppo lungo per essere inviato, lo riporto di seguito nel caso riteniate di trovare altra forma di pubblicazione.
Il commento a “la speranza di un cittadino”
Carissimo Gianfranco,
consentimi il tu, per il rapporto di colleganza “elettorale”, mi trovo d’accordo sulla riflessione generale da te proposta e sui principi e valori da te enunciati. In astratto tutti vorremmo che i nostri rappresentanti abbiano consapevolezza del compito della delega che con il voto i cittadini li affideranno.
Tuttavia, occorre fare i conti con il sistema elettorale che, ahinoi, obbliga i vari schieramenti a contrapporre più che qualità quantità di candidati, al mero scopo di raggiungere il fatidico voto in più che consente di raggiungere il risultato sperato.Nella strategia politica c’è quindi il disegno di impedire che il voto sia il risultato di una riflessione di un ragionamento politico sul candidato, perchè il tutto viene inficiato dai personalismi dai rapporti parentali dagli appoggi e dai comparaggi.
Io sono stato uno tra i pochi o tra i tanti (non posso saperlo) che ha invocato un confronto tra i candidati dei diversi schieramenti per consentire ai cittadini di valutare in linea preventiva la possibilità di scegliere il candidato per le cose che dice e anche per come le dice.Le cose serie, infatti, si declinano in una certa forma, diversamente, la serietà vacilla. Tuttavia alla Giunta ed al consiglio comunale come molti miei colleghi candidati sapranno è demandata un’attività di indirizzo politico e di successivo controllo rispetto a condotte amministrative proprie degli uffici amministrativi del Comune.
Se la selezione dei candidati fosse legata esclusivamente a criteri legati alla competenza ed alla conoscenza delle prassi amministrative, ritengo che ciascuna lista si vedrebbe svuotata, chi più chi meno, di almeno il 70% dei candidati… giustamente, qualcuno sostiene che le istituzioni per problematiche specifiche possono avvalersi di competenze tecniche esterne e che organi di natura politica non debbano avere come pregiudiziale la conoscenza delle norme e delle prassi che disciplinano l’attività del consiglio comunale… Il principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della costituzione costituisce un presidio in ordine alla possibilità per chiunque di noi di “salire” in politica e quindi anche di aspirare ad un posticino su “Palazzo Persone'”.
Credo che l’Oraweb ed altri portali di informazione locale stanno in questa campagna elettorale svolgendo un ruolo fondamentale quello di evidenziare, al di là dei profili estetici e degli slogan delle liste, anche qualche contenuto e qualche confronto costruttivo e che aiuterà gli elettori nell’esercizio del proprio diritto/dovere il 15 e 16 maggio.
Comunque vada spero che vinca la Nardò migliore..
Vincenzo Renna sinistra ecologia libertà con Marcello Risi sindaco