L’eccesso di enfasi che caratterizza, in questi ultimi giorni, gli interventi mediatici dei candidati Sindaci che si dichiarano di centro sinistra ma che a nostro giudizio meritano ben altra aggettivazione,
che, peraltro, lasciamo volentieri alla fantasia dei lettori, malcela, con ogni sufficiente evidenza, la necessità di nascondere l’oggettività del loro operato, avendo rispettivamente interpretato un ruolo, uno dal 2002 fino al 2007, l’altro dal 2007 fino alla sua cacciata nel 2009, che esprimeva, com’è lapalissiano, il vertice di governo della città essendo stati della stessa Vice-Sindaci.
Ed allora ci pare sufficiente riportare alcune brevi considerazioni e chiedere che ci spieghino entrambi come mai:
il primo non ha evitato che si creassero proprio nel periodo 2002/2007 quella montagna di debiti che ora strozza il Comune e che probabilmente né limiterà, nonostante ogni buona volontà, l’operatività futura;
il secondo perché non ha minimamente concorso a frenare la pratica della dilatazione senza limiti dei debiti che il comune accumulava e che l’amministrazione non era in grado di controllare.
Basterebbero forse le accennate questioni, che per brevità non riferiscono degli aspetti ad esse correlati, per indurre in ciascuno di noi il fondato convincimento che i candidati, Risi e De Pascalis, in lotta oggi per la rappresentanza del PD sul nostro territorio, fatto che ai neretini complessivamente considerati, penso interessi ben poco, siano alla ricerca di esimenti che non possono essere loro accordate, e che siamo convinti che la città non accorderà, non essendo possibile che chi ha concorso in maniera DETERMINATE a metterla in ginocchio possa oggi pensare di esprimerne la leadershep.
La stessa mancanza di omogeneità delle loro coalizioni è sintomo di disgregazione del processo decisionale, che andrebbe mediato ad ogni piè sospinto, così come accadeva diuturnamente nel periodo delle amministrazioni Vaglio che hanno prodotto lo sfascio che viviamo.
L’appello alla città è quello di riflettere al fine di poter preporre al governo della nostra cittadina un gruppo di uomini che, sotto la guida di Antonella Bruno, di essa si interessino effettivamente e le riconsentano, in sintonia con le istituzioni provinciali e con il governo centrale di ritrovare la bussola smarrita.
Neretini non lasciamoci incantare dalle chiacchiere di salotto, guardiamo al sodo e mandiamo a casa tutti coloro che senza pensarci tanto hanno concorso a dissestare il nostro comune.
Puglia Prima di Tutto: Il Consigliere Provinciale
Mino Frasca