In questi giorni si è parlato anche di realizzare porti lungo, le 24 km di costa neritina, rimango sempre convinto che quando si parla “non si pensa” per non perdere il filo del discorso,
quando ascolto un politico che parla di realizzare un numero non precisato di porti con lo scopo di trattenere un turista con il suo yacht di lusso, forse dimentica che il “turista egoista” insieme al suo yacht non ha bisogno di un nuovo Hotel e inoltre perché non rimane più tre giorni, poiché quella è la media per ogni tappa.
Il turista che Nardò ha bisogno è una fascia di turismo che ha perso sia il verde paesaggistico, sia l’acqua cristallina, nelle sua città
Se vogliamo realizzare un porto per imbarcazioni a motore, prima di trovare un mio di consenso, devo vederli galleggiare nelle limpide acque del porto di Gallipoli e immergersi nei fondali marini per visualizzare i danni che comporta un porto e gustare il prelibato pesce che offre la zona.(scusate)
Se si vuole puntare ad avere il turismo lungo una fascia temporale più lunga, allora devono imparare a collaborare insieme alle attività del posto, attraverso convenzioni, iniziative e razionalità nei pacchetti low cost, di allargare la visuale che hanno del significato di turismo, poiché si abbina la parola turismo solo al concetto di divertimento, porti, hotel, movida e tutto ciò che favorisca i grandi e soliti capitalisti, mai imprenditori locali, si riconosce come turista solo il giovane che viene alla ricerca del divertimento, dimenticando che esistono fasce turistiche che sarebbero ben liete di frequentare i nostri mari o altro soprattutto dopo il caos estivo, se solo il comune non chiudesse i suoi programmi o impegno alla fine di Agosto
Se il problema fosse la mancanza di hotel o alberghi a Nardò, perché i nove presenti sul territorio fanno fatica a rimanere aperti oppure cambiano gestione continuamente?
Sul territorio ci sono 163 B&B attivi che vogliono lavorare.
Il problema credo sia solo gestionale, le scelte sbagliate fatte per cecità dell’ amministrazione, quando si hanno avuto in mano i finanziamenti, ha comportato “il fermo dei servizi o la scomparsa totale di alcuni e l’arretramento del nome Nardò”
Mi prolungo per esporre la mia contrarietà ad realizzazioni di Residence come quello di Santo Isidoro, la mia critica è finalizzata alla sola ingiusta scelta di privatizzare la spiaggia, per ora….
Prima della sua realizzazione e privatizzazione della spiaggia annessa, la stessa veniva affollata, ogni fine settimana, da una folla che poteva variare “benissimamente” dalle 300 – 400 persone che si “divertivano” sulla spiaggia e davano maggiore vita sia alle attività, sia i mercatini presenti in loco. Quella gente è stata rimossa come si fa per un terreno che viene espropriato per utilità pubblica, anche se questa volta si trattava di utilità di interessi privati per un centinaio di turisti che vengono serviti del tutto dal residence stesso.
E’ stata fatta tantissima pseudo-pubblicità dicendo che in realtà la spiaggia era frequentata soltanto da gente di Copertino, mi fermo qui…..per non entrare nel merito dell’iter poco chiaro che ha finalizzato il tutto.