Dall’antipolitica alla sfida elettorale. Il MoVimento Cinque Stelle nel nome di Beppe Grillo è in campo alle prossime elezioni. Per ripetere il successo delle ultime regionali.

 

In rete ogni suo slogan viene condiviso all’istante da migliaia di persone. “Basta ai guardoni della politica”, “Amministratori incapaci di intendere e di volere”, “Disinfettiamo i consigli comunali”. E ogni tappa del suo tour elettorale registra immancabilmente il sold out: di presenze e di polemiche. Con il suo MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo lancia l’ennesima sfida. L’obiettivo è diventare ago della bilancia alle prossime elezioni amministrative e cercare di bissare il successo delle ultime regionali. Dalla rete alle istituzioni, dall’attivismo sul web all’impegno per le città. Tra istanze di rinnovamento e attacchi a tutto campo alle forme, ai nomi e ai metodi della politica italiana. Ecco programmi e identikit dei candidati sindaco a Torino, Milano, Bologna e Napoli.

Il “grillismo”, teoria e prassi. Cinque punti programmatici: ambiente, acqua, sviluppo, connettività e trasporti. Le cinque stelle, discusse e declinate in rete da migliaia di grillini. Che sul forum del blog del comico genovese postano in continuazione idee e proposte. Da qui si stringono legami, nascono gruppi, i MeetUp, che poi s’incontrano sui territori. Il collante è un giudizio del tutto negativo sull’universo politico esistente. Poi riunioni, iniziative e manifestazioni per informare i cittadini e diffondere le proprie idee. Da qui alla lista civica, il passo è breve. Il metodo è collaudato: battere il nemico sul suo territorio. Ovvero entrare nelle istituzioni e, in nome della trasparenza e della partecipazione, denunciare e rovesciare i rapporti di forza esistenti.

Torino. Il candidato nel capoluogo piemontese è Vittorio Bertola 1. Trentasei anni, blogger, esperto di internet. Un passato da attivista nei movimenti studenteschi. Nel 1999 fonda Vitaminic società  che distribuisce musica online. Nel gennaio del 2009 partecipa alla fondazione della Lista Civica Torino a 5 stelle. Si candida alle ultime elezioni regionali, 1375 preferenze. La sua campagna elettorale parte da una domanda: “A voi piace il modo in cui viviamo?”. Il programma si sviluppa attraverso 18 punti: dall’acqua pubblica ai rifiuti, dal wi fi libero al no al nucleare. Temi universali? Ecco come rispondono i grillini torinesi: “Forse non sai che Chiamparino ha tentato in ogni modo di privatizzare l’acquedotto o che il governo ha tagliato i fondi per portare la banda larga in Italia”.

Milano. Si punta tutto su Mattia Calise 2, 20 anni, studente universitario di Scienze Politiche. Anche per lui un passato di partecipazione al movimento studentesco. E, nonostante l’età, Calise è un grillino della prima ora: “Seguo da sempre le battaglie del blog di Beppe e dei Meetups. A 14 anni ho scoperto Grillo e a 17 ero in prima fila al V-Day. Da allora non c’è stato un giorno in cui non ho sperato nel cambiamento del paese”. Al centro del suo programma, la realizzazione dei “Quartieri a 5 stelle”. Si va dalla rieducazione degli automobilisti, fino alle politiche per incentivare l’uso della bici. E ancora, il progetto “Basta con la Casta”. Ovvero la “cessazione del ricorso a dirigenti esterni e la valorizzazione di tutto il personale interno” della macchina amministrativa.

Bologna. Massimo Bugani 3, classe 1978. Giocatore di calcio, impegnato nel volontariato, scrittore e titolare di un’azienda che si occupa di fotografia. Tra le sue priorità, la sicurezza. Le proposte vanno dalla creazione di “intense campagne di sensibilizzazione al rispetto reciproco e alla cura dei luoghi pubblici e condivisi dalla collettività” fino all’implementazione “dei servizi di videosorveglianza con registrazione delle immagini in modo da creare percorsi protetti di cui dare informazioni ai cittadini”. Poi la cultura, gli asili nido, la riconversione elettrica dei mezzi di trasporto pubblico. E la riduzione dei rifiuti, anche grazie a  “un incentivo comunale per l’acquisto della compostiera domestica e riduzione della tassa sui rifiuti del 30% a chi le utilizza”.

Napoli. Già candidato come presidente della Regione nel 2010, Roberto Fico 4 ci riprova con il comune. Trentasei anni, una laurea in scienze della comunicazione. Lo slogan scelto è “Pensare pensieri diversi”, perché “i problemi di Napoli sono tanti e bisogna riflettere non solo su cosa fare per risolverli ma anche su come prevenirli”. Turismo, lavoro, energia, rifiuti, mobilità alcune delle parole chiave del suo programma. Poi la qualità della vita: dall’educazione sanitaria a costo zero, attraverso “l’utilizzo degli gli spazi pubblici di proprietà del Comune per informare i cittadini su stili di vita che sono alla base della salute”. Poi la sanità veterinaria e “il recupero di fondi attraverso la costituzione parte civile del Comune nei processi di criminalità organizzata per i danni causati alla salute e al benessere dei cittadini”.(tratto da LaRepubblica.it)

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