Bisognerà aspettare il secondo turno, quello dei ballottaggi, per capire veramente chi potrà cantare vittoria fra centrodestra e centrosinistra in questa tornata elettorale appena conclusa.

 Qualche dato, però, è già possibile coglierlo, soprattutto per quanto riguarda il Terzo polo. In generale, l’affluenza al voto è stata più alta che nelle altre tornate, fatto salvo Casamassima dove si è registrato il 10% in meno dei votanti.

LO SPOGLIO – Lentissime le operazioni di spoglio (a Oria c’è stato un controllo certosino) e a Massafra una donna romena è stata denunciata dai carabinieri per violazione della segretezza del voto perché ha fotografato la scheda elettorale. Nella foto ancora sfuocata del dopo voto è necessario cominciare dal dato di partenza: nei 19 Comuni al sopra dei 15mila abitanti, il centrodestra governava in 7 e il centrosinistra in 12.

In questa tornata, il centrosinistra conquista al primo turno: Adelfia (prima al centrodestra) con la buona affermazione del segretario provinciale del Pd Antonacci, Triggiano, Barletta (dove rivince Maffei), Oria (era di centrodestra). Il centrodestra, invece, riconferma la propria leadership nei Comuni di Bisceglie (con Spina), Massafra e conquista Palo.

I restanti 12 Comuni dovranno sottoporsi nuovamente all’esame degli elettori il 29 e 30 maggio prossimi. In Capitanata e nel Salento, inoltre, fanno orgogliosamente capolino nuovi sindaci donna. Nel Foggiano, su 4 Comuni a doppio turno, il Pd subisce una consistente battuta d’arresto a San Marco in Lamis (dove pesa la presenza di Angelo Cera) e San Nicandro (correva Nicandro Marinacci), tanto che non dovrebbe farcela neppure per i ballottaggi in questi due municipi dove pure aveva schierato sindaci di punta della nuova generazione (Lombardi e Squeo).

A San Giovanni Rotondo il centrosinistra va invece al secondo turno contro il candidato del Pdl e a Orta Nova il centrosinistra dovrà vedersela con Fli che non sbaglia un colpo in Capitanata con un esordio da campioni. In molti Comuni al secondo turno Fli e Udc diventano determinanti, anche se non giocano sempre in coppia come a Orta Nova (dove a farne le spese è il candidato del Pdl che era per giunta un ex An) e a San Giovanni, e si aggiudicano i ballottaggi su fronti contrapposti.

IL VOTO – Il voto irregimentato dal Pdl nelle passate competizioni, tornato libero, è stato subito premiato da un elettorato che non si riconosce più rigidamente in nessuno dei due poli. Anche a Noicattaro a contendersi la poltrona di primo cittadino saranno i candidati di Udc-Pd e di Fli. Il centrosinistra quando si presenta diviso fra Pd e Sel (che consegue risultati modesti rispetto alle aspettative dal 3 al 5% nel Barese, il 7% solo a Triggiano) perde, come a Palo, dove non arriva nemmeno al ballottaggio. Qui pesava anche l’assist del consigliere regionale di centrosinistra Canonico (Mep) schierato con il Pdl, che non è riuscito però a condizionare il risultato di Modugno. Deludente il fiuto politico del Movimento Schittulli che, a Triggiano, aveva fatto convergere tutto il centrodestra sulla candidatura della vicepresidente della Provincia Maurodinoia che perde al primo turno. Come pure la performance dei grillini che a Nardò e Casamassima superano appena il 3%.

Nel Brindisino, il centrosinistra prende tutti e 3 i sindaci. A Oria non sfonda il partito Pilu, mentre si fa sentire forte il peso del presidente della Provincia Ferrarese: vince, infatti, al primo turno un assessore della sua giunta, replicando l’accordo Pd-Udc. Tuttavia, è in provincia di Taranto dove è più marcata l’alleanza Udc-Pd, a volte in accoppiata con Sel che, se corre da sola, resta al palo. A Massafra la spunta al primo turno il candidato del Pdl (città dell’ex segretario regionale del Pd e candidato consigliere Mazzarano). Mentre negli altri Comuni si va al ballottaggio.

A Nardò, non ce la fa il candidato di Emiliano e va al secondo turno con il centrodestra quello sostenuto da Sel, l’assessora regionale Capone, l’Udc e Io Sud. A scrutini ancora caldi, canta vittoria il Pdl: «Nei 19 Comuni superiori a 15mila abitanti – scrivono Distaso e Amoruso – partivamo da un saldo negativo di 12 a 7.

Abbiamo già vinto in 4 Comuni, in altri 2 o 3 speriamo di vincere nelle prossime ore, e siamo al ballottaggio in altri 9 quasi tutti governati dal centrosinistra». Mentre per Gero Grassi (Pd): «Sono stati premiati i Comuni che hanno puntato su sindaci giovani, a dimostrazione che in politica è tempo di voltare pagina. Minervino ne è l’esempio. Molti i ballottaggi con possibilità di riscatto per il centrosinistra che da questa tornata esce più forte».(Corriere.it)

 

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