Una bellissima partenza, 18 giri da favola poi la fine delle illusioni. Fernando Alonso ha emozionato i tifosi spagnoli e ferraristi fin quando ha potuto. Poi la dura legge di Sebastian Vettel è tornata in vigore, giusto il tempo di due pit stop. Troppo forte questa Red Bull, troppo forte il campione del mondo in carica che ha vinto la sua quarta gara su 5 GP stagionali. 

A Montmeló Vettel ha dovuto sudare, prima con Alonso poi con Hamilton, ottimo secondo con una McLaren nuovamente competitiva dopo la battuta a vuoto della Turchia (e il terzo posto di Jenson Button lo conferma in pieno). Ma se continuano a cambiare le situazioni, si continuano a vedere tanti pit stop, e poi primo al traguardo c’è sempre lui, forse per i rivali è il caso di non farsi più troppe illusioni. Questo Mondiale pare già ipotecato. Amaro ritiro per la seconda Ferrari di Massa. Per dare un’idea della situazione basti dire che Webber, quarto, è stato l’ultimo dei non doppiati. La rossa deve dunque lavorare durissimo, perché il divario rispetto ai primi nell’uso delle gomme dure oggi è stato imbarazzante.

 
Alonso in testa alla prima curva. Ap CHE PARTENZA — Al via la strepitosa intuizione di Alonso. Lo spagnolo è scattato bene, ha resistito a Hamilton e ha capito che il lato destro della pista sarebbe stato quello giusto. Non appena Webber gli ha aperto la porta per difendersi da Hamilton lui si è infilato e in frenata è passato al comando della gara. Semplicemente perfetto per tempismo ed esecuzione. Davanti agli esultanti tifosi di casa Alonso ha provato a spingere, ma le Red Bull di Vettel e Webber gli si sono appiccicate agli scarichi, seguite da Hamilton. In 8 giri i primi 4 hanno preso circa 11 secondi al quinto in classifica, Petrov con la Renault. Il russo ha fatto un po’ da tappo alle due Mercedes di Rosberg e Schumi, incalzate dalla seconda Ferrari, quella di Massa.

PRIMA SOSTA — Al 10° giro è iniziata la girandola dei pit stop, favorevole alla Ferrari. Il primo a rientrare è stato infatti Vettel. Il tedesco è tornato in pista dietro al gruppetto chiuso da Button e al Cavallino hanno colto l’attimo richiamando immediatamente Alonso. Scelta azzeccata perché Fernando è ripartito davanti al rivale mantenendo il vantaggio. Il primo pit stop ha detto bene anche alla McLaren perché Hamilton ha guadagnato la terza posizione davanti a Webber, fermatosi con Massa e Petrov il giro prima.

 
Hamilton in azione con la sua McLaren. Ap RIMONTA HAMILTON — Vettel ha così deciso di cambiare strategia e dopo 8 giri è rientrato per la seconda sosta. Stavolta però al rientro in pista si è ritrovato senza traffico, fattore decisivo. Alonso e la Ferrari hanno fatto un giro in più con gomme usate e, malgrado il pit stop immediato, lo spagnolo è ripartito dietro al tedesco. E’ rimasto invece dentro Hamilton, mossa azzeccatissima. Malgrado avesse gomme usate, infatti, Lewis ha inanellato buoni giri in serie (6 in più dei rivali) e al 24° passaggio si è fermato riuscendo però a ripartire dai box davanti ad Alonso e Webber. Brividi al 30° giro con la sosta contemporanea di questi ultimi. In corsia box Alonso è riuscito a restare davanti all’australiano procedendo nella parte colorata che divide la zona di sosta dalla zona di scorrimento delle monoposto. Al 35° giro stupendo sorpasso e controsorpasso tra i due in pista, col ferrarista che resta davanti.

super button — Dietro di loro però grande risalita di Button. L’inglese, con un set di gomme morbide nuove montato, ha recuperato qualcosa come 8 secondi e in due giri si è sbarazzato di Webber e Alonso. Grandiosa questa rimonta dell’inglese, frutto di una strategia perfetta. Jenson dopo i primi due pit stop è riuscito a liberarsi di Massa, delle due Mercedes e di Petrov. Ritardando il secondo rientro ai box è inoltre riuscito ad azzerare la distanza dai leader, rientrati per 3 volte, sapendo che avrebbe potuto utilizzare un treno di gomme completamente nuove. L’idea era quella giusta: dopo la seconda sosta aveva sì 8 secondi di svantaggio ma progressivamente si è avvicinato e poi ha agevolmente scavalcato Red Bull e Ferrari.

 
Vettel esulta: 4 vittorie su 5 GP. Ap DAZIO — Ferrari che poi ha abdicato definitivamente al 40° giro. Alonso si è infatti fermato per la quarta sosta col set di gomme dure ha pagato un dazio enorme, girando quasi un secondo più lento rispetto a Vettel là davanti. Vettel che a questo punto ha dovuto guardarsi da Hamilton negli scarichi e da Button, staccato di 23 secondi ma con una sosta in meno. Al 48° giro quarta sosta di Webber, il giro dopo è toccato a Vettel e Button, che ha conservato il terzo posto. E al 50° è il turno di Hamilton che esce dietro a Vettel.

DUELLO FINALE — Si è così andati fino alla fine, con una Red Bull e una McLaren nettamente superiori alla Ferrari di Alonso che con le gomme dure ha pesantemente arrancato, dai 3 a 4 secondi al giro più lenta rispetto ai leader. Riflettori puntati, quindi, sul duello finale tra Vettel e Hamilton, velocissimo e attaccato agli scarichi di Sebastian negli ultimi 10 giri. Ma Vettel e la Red Bull, di questi tempi non si battono.

 

 

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