Lo sai che tu, insieme ad altri siti, non esisti? Lo spazio pubblico della discussione e del confronto non ti appartiene e non appartiene al Pittacino e non appartiene nemmeno a Salento pocket.
L’ho scoperto questa mattina, pur essendomi abbeverato di tante notizie e di tanti interventi, leggendo qualche annotazione a cappelletto di una serie di legittimi e rispettabili critiche verso il centro-destra e il comportamento di Giancarlo De Pascalis.
Dopo un silenzio prolungato su cosa stava accadendo nel mondo politico-elettorale di Nardò, avviato alla più lapalissiana eterogeneità e al più ingiustificato assiemaggio, di cui, a dire il vero, non tutti i siti si sono sforzati di criticamente analizzare, ecco il ruolo positivo della rete grazie ad un solo sito.
Non so perché Il Pittacino e Salento poket non rappresentino “lo spazio pubblico”, ma per certo so che i responsabili di queste due testate, con le proprie redazioni, sono persone animate dalla stessa vivacità culturale e dagli stessi interessi civici di altre…, anche di te, mia cara Ora.
Tu, Ora, dal momento in cui hai compiuto la scelta di non pubblicare gli anonimi siglati in farsa civica; dal momento in cui hai svolto informazione e non comunicazione (di ciò che volevi tu) e non formazione (verso ciò che pensi tu); e dal momento in cui hai consegnato spazi al commento aperto e non alla critica (subdola nei cappelletti) di parte, ti sei alienata l’attenzione …l’attenzione di chi?
Della “plebe” da educare (alle tue esclusive idee)? Dell’ignorante (perché scelga il tuo candidato)? Del non pensante (che non ha la coraggiosa indipendenza di attaccare esclusivamente il tuo avversario)?
Ah, no: da solo non riuscirai a capire!
Tu non sei presa in considerazione da parte dell’intellettuale!
Ti vedo impallidire e invano fare appello al profondo significato del tuo nome e cognome: L’Ora…; al tuo impegno da anni; alla tua… non aggiungere altro, perché per l’intellettuale, che zittisce a lungo per sé ed eloquia per tutti gli altri, non c’è spazio al di fuori della sua organicità alla sua parte.
Come vedi, nonostante te, cartacea o eterea, sei un niente!
Tu devi mettere gli anonimi per risvegliare il coraggio civico! Tu devi ricercare il gossip per assuefare le menti a ragionare! E poi, tu, sotto sotto -fidando sulla dabbenaggine della plebe- devi dare forza a quello che l’intellettuale in quel dato momento difende e attacca…altrimenti non esisti.
Se non sei organica, non esisti!
Conformor ergo sum: invece!
Nel chiedere doverose scuse a Cartesio e a tutti i filosofi, nonché ai latinisti per questo mio ardire nel coniare simili espressioni, non posso non confessarti che anche questa mattina ho trovato, con grande delusione, elementi per rendermi conto dei motivi per cui Nardò si trova a certi livelli di vivacità intellettuale e di critica politica.