Carissimo Sindaco (Marcello), scrivo la presente non per presunzione di saggezza o per dettare regole che da cittadino libero e rispettoso di tutti non mi competono, ma per manifestare le aspettative della società civile, oltre che tributarti un doveroso plauso per la tua elezione.
Ho avuto modo di scrivere, in merito a questo stesso argomento, il 25 gennaio scorso ed il documento fu pubblicato su tutti i giornali locali ed in rete. Molti cittadini mi telefonarono, manifestando interesse ed apprezzamento per quello che avevo scritto, invitandomi a non abbandonare l’argomento.
Ora che il Sindaco di Nardò è stato eletto, indubbiamente rispettabile, competente ed a seguito di una competizione altamente democratica, siamo sicuri che si sia attuato, contemporaneamente, il vero valore civile dei Partiti che lo hanno appoggiato?
Facendo mente locale a quanto è stato affermato dagli esponenti politici dei vari Partiti e Movimenti nella recente campagna elettorale, ritengo di poter affermare con assoluta certezza che ci si è trovati di fronte tante scatole vuote, liste composte da soli nomi e cognomi politicamente insignificanti, senza un curriculum e senza un programma, sia a destra, sia a sinistra che a centro. Hanno impazzato, come al solito, “santini” fotogenici ed anonimi e motti altamente filosofici ed assurdi.
Manca ancora a Nardò il senso civico dei politici! Costoro, sino ad ora, hanno affiancato il candidato Sindaco solo perché hanno pensato di poter vincere ed ipotecare un assessorato o una poltrona nel Palazzo, ma non si sono mai pronunciati sui gravi problemi della città, limitando di conseguenza la possibilità di collegarsi con le varie forze politiche. In parole povere finora hanno “galleggiato”.
Nessuno di loro ha preso posizione chiara e decisa sulla questione dell’Ospedale di Nardò, che rappresenta uno dei più grossi problemi della città. Solo un candidato della tua lista ha fatto dichiarazioni precise in merito ed ha ottenuto molte preferenze. Anche su altre questioni scottanti (rifiuti, nucleare, discarica, ecc.) non hanno fatto alcuna dichiarazione, limitandosi ad inseguire piuttosto un consenso familiare o clientelare.
Adesso tocca a te! Non farti ingabbiare nelle logiche partitiche di basso spessore e nelle spartizioni del potere. Noi cittadini ci aspettiamo soprattutto trasparenza negli atti amministrativi, comprese le varie dichiarazioni di “corridoio” sulle deleghe assessorili ed incarichi comunali.
Non seguire i malsani ragionamenti del potere effimero delle liste che ti hanno appoggiato, secondo le quali se “nominiamo il tale candidato, viene ripescato e quindi eletto quell’altro, che è di una lista invisa” o addirittura della minoranza o, peggio ancora, nemico personale di un consigliere neoeletto.
Fra i tuoi compiti, hai il dovere di valutare le competenze personali di ognuno degli assessori che andrai a nominare. Non puoi fermarti alle richieste dei Partiti ed alle percentuali dei voti che hanno ottenuto!
Sono fermamente convinto che un neoconsigliere di maggioranza, che ha ottenuto meno di 250 voti di preferenze personali, non ha un mandato chiaro ed indiscutibile dalla cittadinanza a rappresentarla ed a operare come assessore. Lo stesso vale per le forze politiche che hanno ottenuto meno di 1000 voti di lista.
Sono inoltre convinto che la tua vittoria al secondo turno (9.462 voti) è dovuta esclusivamente alle tue decise affermazioni sulla questione dell’Ospedale di Nardò. I voti in più che hai ottenuto al ballottaggio (2.114) sono il frutto di queste dichiarazioni, forti e decise, e non possono essere appannaggio dei Partiti che ti hanno sostenuto, ma sono voti che appartengono alla società civile. Il mio augurio più sentito, a questo punto, è che tu possa risolvere il passaggio delle nomine nel migliore dei modi, tenendo conto che i problemi di Nardò si risolvono se c’è impegno, spontaneità ed onestà da parte di chi riceve l’incarico e non le solite intenzioni di inciucio, di interessi politici e clientelari. Sono convinto che due assessori spettano alla società civile, giusto premio a tutti coloro che, senza interessi personali, hanno dato parte del proprio tempo e delle proprie risorse finanziarie alla battaglia per la difesa del nostro territorio. Viene spontaneo pensare che l’Assessore ai Servizi Sociali con delega alla Salute spetti ad un componente del Comitato Spes Civium, che è attualmente l’unico detentore di tale materia, delegato direttamente dai cittadini. Precisando che questo documento non è stato concordato con altri ed è frutto di un’analisi strettamente personale, ti auguro con tutto il cuore un buon lavoro.
Difendiamo il nostro territorio!
FRANCESCO ANTICO