Carissimo Alfredo, ma tu vuoi dar retta ancora a chi della propria esistenza sociale ha fatto l’angolo buio dell’acredine, della cattiveria, della mancanza di rispetto della dignità, nonché delle sigle anonime?
È soltanto una manciata di mele marce, cui anche i mezzi di comunicazione (quelli di informazione non devono farlo come dovere deontologico) non dovrebbero dare spazio.
Ci sono, ma non dobbiamo offrire visibilità: quelle mele marce, che poi si nascondono nell’anonimato e nel “siglismo”, sono peggiori -lasciami usare questa iperbole- della mafia, perché “sparano” e non si mettono a rischio di essere “sparati”. Ed hanno complici in chi da supporto logistico.
Tu hai dato una testimonianza valida sì da attirare l’attenzione, oltre che dei tuoi estimatori, di cittadini che in ogni elezione cercano la novità autentica e fors’anche l’alternativa (dico “fors’anche”, perché, se fosse stata effettivamente ricercata, avrebbero dovuto ampiamente votare la lista).
Ora è toccato a te con grande contributo del MoVimento 5 Stelle. Mi auguro che continui con te, persona, e che tu possa coagulare e far coagulare intorno a te sia la partecipazione dei giovani della tua lista e di altri ancora come gruppo, in modo da prepararsi ad essere classe dirigente, sia l’attenzione di altri gruppi e movimenti di buona volontà.
Io ho grande fiducia in Marcello Risi, ma se Nardò può contare su giovani anche della tua parte, attenti e attivi, ha maggiore garanzia di crescita umana, civica, culturale e politica.
Un consiglio -tu lo permetti: sono vecchio!-, devo darti: non parlare di controllo dell’attività amministrativa come tuo primo impegno. Non come inquirenti -tutti possiamo sbagliare!- ci si prepara a fare politica, ma come osservatori attenti, studiosi umili e volenterosi, operatori propositivi e attivi, testimoni di conversione da errori… ed anche sognatori!
Con il solito affetto