Da più parti mi si sprona a querelare i tanti presunti opinionisti che sulla rete mi offendono quotidianamente. Mi riservo di farlo; non tanto per me stesso, quanto per il rispetto che questi sedicenti gentiluomini e gentildonne devono alle migliaia di persone che mi hanno votato, non ritenendomi né “faccia di pisciolla” né un “ladro di voti” né uno che ricorre ad “inciuci” o rincorre “auto blu”.
Rispetto e difendo la libertà di chiunque di pubblicare ogni legittimo pensiero critico. D’altra parte, però, oltre ad un codice morale, esiste un codice civile che regolamenta e sanziona questi comportamenti lesivi dei diritti individuali.
Nessuna di queste offese mi ha provocato rabbia o scoramento: l’unica reazione che ho avuto è quella di ritenere gli autori di queste calunnie individui immaturi ed essi stessi vittime della propria rabbia per aver consegnato (loro, non io) la città nelle mani della vecchia amministrazione.
In quanto alla mia partecipazione alla festa per la vittoria di Marcello Risi, mi preme segnalare come Marcello sia stato l’unico tra i candidati a Sindaco ad accettare l’ironia che ho messo in campo durante la campagna elettorale. Qualcuno ricorderà il piccolo video in cui ho infilato il mio “santino” elettorale nella tasca posteriore dei suoi pantaloni al fine di ironizzare sul fatto che anche lui avrebbe votato per me.
D’altra parte ho ricevuto continue “catechesi” politiche, d’una pesantezza che non sto qui a dettagliare.
Se ho deciso di partecipare alle festa di Risi, l’ho fatto semplicemente perché mi ritengo già in campagna elettorale per le prossime politiche. E’ stata un’occasione per coltivare pubbliche relazioni e per servirmi di un’esposizione mediatica a costo zero. Ringrazio, a tal proposito, tutti coloro che, nel tentativo costante di denigrarmi, hanno consentito al mio primo nuovo spot elettorale di avere così tante visite.
Relativamente alla mia scelta di “correre” con la lista del MoVimento 5 Stelle alle elezioni per la Camera, non vedo perché si debba parlare di corsa alla poltrona. E’ questo, per voi, miei cari “denigratori” la politica? Se è così, la lascio fare a voi. Io mi candido a cambiare questo sistema, proponendo un sistema economico, sociale e culturale alternativo. Lo faccio, in caso di elezione, tagliando lo stipendio da parlamentare del 75%. E senza auto blu.