“Nella classifica generale dell’illegalità ambientale in Italia, la Puglia rimane stabile al quarto posto con 3.139 infrazioni accertate, 2.586 persone denunciate e 10 arrestate, e 1.221 sequestri effettuati”.
Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto ‘Ecomafia 2011’, presentato stamane a Bari da Legambiente Puglia. Alla presentazione dei dati, riferiti al 2010, sono intervenuti anche l’assessore alla Qualità dell’ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, e il consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e le forze dell’ordine, Giuseppe Stasolla.
Nicastro ha invitato “a riflettere su un dato: noi abbiamo un numero elevato di reati – ha detto – perchè abbiamo polizia giudiziaria e programmi operativi che funzionano. E sono virtuali le realtà delle altre regioni dove i reati si scoprono meno o non si scoprono e per cui si dice da voi se ne commettono di più”. “Diciamo – ha sottolineato – che da noi ci sono protocolli di intesa con le forze dell’ordine e le pubbliche amministrazioni che ci consentono di scoprire di più. Quindi la realtà virtuosa è la nostra”.
Dalle visite della Commissione parlamentare in Puglia – ha rilevato Stasolla – “oltre a una serie di illeciti nel campo dei rifiuti è emersa una grande criticità nell’aspetto gestionale dei rifiuti, che riviene spesso anche da contrasti tra gli enti locali. Anche il mancato raggiungimento degli obiettivi spesso è dovuto agli scontri tra soggetti diversamente impegnati. E invece – ha concluso – va rivolto unplauso alle forze dell’ordine e alla magistratura che hanno operato molto bene sul campo”.(GdM)