Questa mattina era stato convocato sin dal 30 maggio in Via Salomi presso gli Uffici Provinciali un tavolo di trattativa in merito alla vicenda dei lavoratori delle Cooperative All Service ed Italian Job che hanno operato presso la Pista di Nardò.
La prima incredibile sorpresa è stata che Confindustria Lecce, la Nardò Technical Center (gestrice della pista di Nardò) e cgil-cisl-uil, con comunicazioni di ieri (stranamente coincidenti temporalmente) e con varie motivazioni hanno comunicato la non partecipazione al tavolo e chiedendo da parte di Confindustria una riconvocazione ad altra data.
Non ci sono parole per giudicare l’atteggiamento di questi signori che continuano ad avere un vergognoso atteggiamento menefreghistico nei confronti di questi lavoratori, la cui disastrosa situazione è di loro totale responsabilità. Ed oggi superano ogni limite, in quanto stesso atteggiamento hanno avuto nei confronti della Regione Puglia (presente con la Vice Presidente Capone) e con la Provincia di Lecce (presente con il Presidente Gabellone e l’Assessore Toma): davvero vergognoso ed inqualificabile. Ma questo meraviglia poco i Cobas ed i lavoratori ch da tempo denunciano che la Pista di Nardò appare sempre più un luogo di intoccabili.
Questo abbiamo ribadito oggi alla Regione ed alla Provincia e quanto ciò sia inaccettabile, invitandoli a fare la propria parte facendo sentire la voce ed il peso delle Istituzioni che gestisconno i territori e la “cosa” pubblica. Intanto l’incontro è stato rinviato a data da destinarsi, ma i lavoratori oramai ultraesasperati, preannunciano sin d’ora azioni clamorose (di cui informeremo) sin dalla prossima settimana: perchè tutti sappiano che qui non possono esistere luoghi di intoccabili e che i diritti dei lavoratori vanno rispettati.
Per Cobas del Lavoro Privato / Confederazione Cobas
Salvatore Stasi