Il sogno è diventato realtà. Il Novara dopo 55 anni ritorna nel massimo campionato (l’ultimo lo aveva disputato nel 1955-’56) di calcio: è questo l’ultimo verdetto stagionale emesso dalla serie B.

 

NOVARA, STORICO DOPPIO SALTO ‘MORTALE’ – Nel ritorno della finale playoff contro il Padova (0-0 giovedì in terra veneta) la squadra di Attilio Tesser si è imposta per 2-0, centrando così un doppio salto storico visto che dodici mesi fa il club piemontese stava festeggiando la promozione in cadetteria dopo 33 stagioni vissute in C.
Si ferma invece all’ultimo ostacolo la cavalcata dei biancorossi, protagonisti di una seconda parte di campionato esaltante, dopo l’esonero di Calori e la promozione di Alessandro Dal Canto dalla Primavera sulla panchina della prima squadra.

NOVE ELEMENTI PROMOSSI DALLA C UN ANNO FA – In uno stadio ‘Silvio Piolà gremito in ogni ordine di posti (oltre 12.000 tifosi, la capienza è stata ampliata per l’occasione), con in tribuna anche numerosi osservatori di club italiani ed esteri, in particolare inglesi, non hanno dunque fallito l’appuntamento con la storia i padroni di casa, in assetto ideale con il rientro dalla squalifica di Bertani e Morganella e il recupero di Ludi. E c’è da notare come nove elementi dell’undici iniziale erano presenti un anno fa alla promozione in serie B.

ROSSO A CESAR, GONZALEZ SEGNA SU PUNIZIONE – Dopo nemmeno un quarto d’ora il match prende una piega favorevole ai piemontesi. Il minuto chiave è il 14′, quando il difensore padovano Cesar atterra al limite dell’area, da ultimo uomo, Gonzalez. Cartellino rosso dunque per il difensore brasiliano e, sul calcio di punizione conseguente, lo stesso Gonzalez porta in vantaggio la squadra di Tesser battendo Cano.

DAL CANTO RICHIAMA IL TEMUTO EL SHAARAWY – Dal Canto, per riequilibrare il suo Padova rimasto con l’uomo in meno, sceglie di togliere dal campo nientemeno che El Shaarawy, uno dei protagonisti più attesi (e temuti da quelli del Novara), tra la perplessità dei tifosi veneti. A metà tempo i biancorossi si fanno vedere in avanti con Vantaggiato, con un gran tiro di poco alto sulla traversa. Dopo un periodo di sofferenza il Novara riesce nel finale di frazione a riprendere in mano il pallino del gioco, reclamando un calcio di rigore per atterramento di Bertani al 41′.

ANCHE BOSSI CON COTA ALLO STADIO  –  Anche Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha deciso di assistere alla sfida che vale l’accesso alla massima serie. Bossi ha lasciato Lesa alle 21,15, dove ha inaugurato la sede locale del Carroccio, assieme al governatore del Piemonte, Roberto Cota. Quando i due sono partiti per lo stadio, il Novara era in vantaggio 1-0.

RIGONI CHIUDE I CONTI A META’ RIPRESA – Nella ripresa Cano para su Marianini e salva su Rigoni, dalla parte opposta Ujkani lo imita su De Paula e soprattutto su Cuffa, che va a un passo dall’1-1 sul preciso assist di De Paula. Al 19′ Cano respinge due volte sull’ottimo Rigoni. Clamorosa occasione per Renzetti: doppio dribbling vanificato da un tiraccio da ottima posizione; nell’azione successiva il Novara chiude di fatto i conti (25′ st). Grande azione di Rigoni, conclusa da un diagonale precisissimo sul quale Cano non può nulla.
Il Padova ci prova con orgoglio mentre il pubblico del “Piola” fa festa: al triplice fischio di Guida è solo gioia per il Novara, che affianca Atalanta e Siena riassaporando la serie A dopo oltre mezzo secolo. Per il Padova l’onore delle armi e un’inevitabile delusione.

TESSER: “E’ UN’IMPRESA FANTASTICA” – “Ce l’abbiamo fatta, e anche con merito. E’ un’impresa fantastica, abbiamo fatto una cosa incredibile con una squadra che era fatta per salvarsi”. Attilio Tesser non riesce a trattenere la gioia dopo il 2-0 al Padova che significa per il Novara promozione in serie A dopo cinquantacinque anni. “Siamo partiti con 1.200 persone in serie C e abbiamo ottenuto due promozioni di fila – prosegue Tesser, visibilmente emozionato, ai microfoni di Mediaset Premium – Siamo nati per la salvezza, ma questo è un gruppo fantastico e se la sono meritati tutti”. Gli chiedono se ha mai avuto paura di non farcela, ma Tesser risponde che “qualsiasi cosa questa squadra avesse fatto oltre la salvezza era quello che cercavamo. Abbiamo fatto un’impresa fantastica, abbiamo fatto una cosa incredibile con una squadra fatta per salvarsi”. E adesso “mi voglio giocare il palcoscenico della serie A”, chiosa Tesser.
 
NOVARA-PADOVA 2-0 (1-0)
NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Lisuzzo, Ludi, Gemiti; Marianini, Porcari, Rigoni (39’st Rubino); Motta (32’st Centurioni); Gonzalez (9’st Drascek), Bertani. In panchina: Fontana, Gheller, Parola, Pinardi. Allenatore: Tesser.
PADOVA (4-3-3): Canu; Crespo, Legati, Cesar, Renzetti; Bovo, Italiano, Cuffa (29’st Dramè); Vantaggiato (21’st Di Nardo), De Paula, El Shaarawy (17’pt Trevisan). In panchina: Agliardi, Vicente, Rabito, Ardemagni. Allenatore: Dal Canto.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata
RETI: 16’pt Gonzalez; 24’st Rigoni
NOTE: serata afosa. Terreno in perfette condizioni. Spettatori 11330. Espulso al 14’pt Cesar per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Rigoni, Crespo, Italiano, Vantaggiato, Gemiti. Angoli: 9-2 per il Novara. Recupero: 2′; 3′(LaRepubblica)

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