L’architettura del Salento si mette in mostra a Roma. Non il barocco leccese – che sarebbe banale e oramai un fatto solo turistico – ma l’architettura d’oggi, quella dell’estremo contemporaneo: case, piazze, mercati realizzati negli ultimi dieci anni da architetti salentini e non. L’esposizione, che si apre domani 17 giugno alla Casa dell’Architettura, nell’eclettico Acquario Romano, si intitola «Mas’10. Monitoraggio Architettura del Salento ’10».
Una selezione di ben 70 opere, realizzate nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto, è stata condotta da un gruppo di ricerca formato da Ester Annunziata, Alfredo Foresta e Tiziana Panareo, in collaborazione con le riviste on line «presS/Tletter» e «presS/Tmagazine» che hanno pubblicato, nel corso del tempo, la ricognizione. Sarà Luigi Prestinenza Puglisi a illustrare, domani, i risultati finali dell’iniziativa: 12 progetti sono stati selezionati e altrettanti segnalati da una giuria formata – oltre che da Prestinenza Puglisi – da storici e critici: Renato De Fusco, Margherita Gruccione, Giuseppe Nannerini, Anna Baldini, Renato Nicolini. Le opere e gli scritti di chi le ha scelte sono raccolti in un volume edito da Librìa di Melfi. Dietro le quinte di «Mas’10» c’è il vivace centro studi «Punto a Sud Est» che da cinque anni si impegna con mostre, convegni e pubblicazioni per il riconoscimento e la divulgazione dell’architettura di qualità che si realizza oggi nel Salento e delle trasformazioni del territorio.
L’iniziativa di monitoraggio – che dovrebbe diventare una attività stabile – si inserisce in un clima del tutto nuovo, in Puglia, ben rappresentato dalla legge regionale 14 del 2008: una legge che ha anticipato la legge nazionale sulla qualità dell’architettura, sempre annunciata e sempre rinviata. Per una «gelosia di governo», la legge è stata decurtata dalla Corte costituzionale degli articoli con cui si voleva incentivare i concorsi d’architettura banditi da privati e mettere ordine nella confusa attività dei concorsi di idee. Ma è salva tutta la parte dedicata alla salvaguardia e alla promozione dell’architettura contemporanea: attraverso la costituzione di elenchi, in ogni Comune, di edifici del secondo Novecento da tutelare, pur sfuggendo al regime dei vincoli statali, e attraverso un concorso regionale dedicato a giovani progettisti (under 40) di opere di architettura e di urbanistica e alla committenza privata.
Ma anche ai Comuni che sono chiamati ad avanzare le candidature. Alle sollecitazioni della legge regionale rispondono diverse iniziative in Puglia, analoghe a «Mas’10». Pensiamo alla mostra delle architetture delle donne «I profili della luna», allestita nel 2008 per il Congresso mondiale dell’architettura a Torino. Non a caso, in quella rassegna erano presenti progettisti che ritroviamo oggi nella selezione di «Mas’10» come Lorena Sambati, Anna Guerzoni, Maria Teresa Grasso e Paola Donatio. A Foggia, invece, l’anno scorso l’Ordine degli architetti ha bandito un premio di architettura per la Capitanata, intitolato Con(temporanea), che è stato curato da Gianluca Cioffi e Domenico Potenza. 41 le opere in gara più tre «fuori concorso»: l’agriturismo di Mauro Galantino a Mattinata, la chiesa di San Pio di Renzo Piano a San Giovanni Rotondo e la piazza castello di Angelo Torricelli a Monteleone di Puglia.(Tratto da LagazzettadelMezzogiorno)