Ho appreso dagli organi di stampa dell’incontro del Sindaco RISI con i vertici della ASL di Lecce per discutere sul futuro dell’ospedale di Nardò. Dai contenuti dell’articolo però, al di là di “belle intenzioni” quali “una struttura sanitaria modello”, non è chiaro se i neritini vedranno nel loro ospedale il ritorno delle specialità di base, quali Ostetricia, Ginecologia, Ortopedia, Chirurgia e Medicina.
Pertanto, non vorremmo che – quando si parla di “un distinguo e un surplus” dell’assistenza sanitaria – si voglia soltanto offrire un’ennesima illusione per i nostri concittadini, così come quando si fa riferimento all’implementazione dell’assistenza ambulatoriale e domiciliare, si evita di porre l’attenzione su quello che i cittadini giustamente si aspettano: il ritorno dei “reparti scippati”.Anzi, voci accreditate danno per certo nei prossimi giorni, o al più tardi dopo l’estate, il ridimensionamento addirittura del Pronto Soccorso, che dalle attuali 24 ore di servizio continuativo dovrebbe passare alle 12 ore di funzionalità, come previsto dalla ASL a seguito dei tagli imposti dalla Regione.
Tutto questo con la nefasta conseguenza che i cittadini di Nardò e comuni limitrofi saranno costretti a sperare di aver bisogno delle necessarie cure solo nelle ore di attività del Pronto Soccorso. Ci si augura, pertanto, signor Sindaco, che tu e la tua coalizione riusciate a mantenere nei primi 100 giorni di mandato, la promessa di restituire ai neritini e al loro bisogno di salute, l’ospedale, non mero contenitore vuoto ma autentico erogatore di servizi sanitari di qualità.Saremmo i primi in quel caso ad usare parole di riconoscenza e gratitudine nei vostri confronti, altrimenti non ci rimarrà che prendere atto delle ennesime promesse non mantenute alle spalle dei cittadini.
Per sempre Neritino.
Giancarlo De Pascalis