Gian Piero Gasperini è il nuovo tecnico dell’Inter: Moratti e Branca hanno deciso, il nuovo corso della squadra neroazzurra sarà guidato dall’ex tecnico del Genoa e della Primavera della Juventus.
Si chiude così uno dei tormentoni più avvincenti di questa prima parte di calciomercato.
I tifosi del Biscione possono riprendere a respirare, l’Inter c’è e ha battuto un colpo. Probabilmente il primo di quella che si annuncia una lunga ed appassionante estate di riflessioni e di scelte per lo staff del presidentissimo. Che voleva Leonardo e ha trovato Gasperini.
Vedi tutti » Un po’ come quando da piccoli si fanno le squadre per giocare a pallone. I due capitani scelgono un compagno alla volta. Spesso, i primi ad essere indicati sono i più bravi. Gli altri, quelli che con il pallone non hanno un grande feeling arrivano dopo, per fare numero e garantire l’inizio della gara. Ecco, la scelta di Gasperini da parte della dirigenza di via Durini ricorda per certi versi il meccanismo della partitella tra amici.
Per carità, il tecnico torinese ha un curriculum e un talento che garantiscono ottime cose e la sua esperienza al Genoa lo dimostra. Tuttavia, l’impressione che filtra tra gli addetti ai lavori è che Moratti sia arrivato a lui per sfinimento, dopo aver sfogliato la margherita dei papabili e aver raccolto una serie di “no, grazie” che nemmeno un precario alla richiesta di un contratto a tempo indeterminato.
Gian Piero Gasperini è stato un discreto centrocampista. Ha giocato gran parte della sua carriera sui campi di serie B e C, era bravo con i piedi ma era con la testa che faceva la differenza. Dettava i ritmi di gioco e caricava a molle i suoi compagni prima delle gare più importanti. Lui c’era quando la barca rischiava di affondare, sempre. Ha iniziato nelle giovanili della Juventus. Squadra nella quale ha messo a punto anche le proprie idee da allenatore. Per una decina di anni ha allevato le giovani promesse bianconere, fino alla Primavera, che ha portato alla conquista del Torneo di Viareggio.
Poi, è arrivata la chiamata del Crotone, serie C1. Tre stagioni e una promozione in serie B. Tanto è bastato a convincere Preziosi, che gli ha affidato la panchina del Genoa nella stagione 2006-07. Preziosi voleva la serie A e Gasperini centra l’obiettivo al primo colpo. Il resto è storia recente. Dopo tre campionati di altissimo livello con i Grifoni, viene messo da parte nel novembre del 2010.
Il neo-allenatore dell’Inter piace e parecchio a pubblico e critica. Le sue squadre giocano con tre difensori e un approccio alla fase offensiva che esalta e diverte. Non è un tecnico con le stellette. Fino ad oggi, la sua bacheca non è stata troppo frequentata da trofei ed allori. Ma anche Allegri è arrivato al Milan in cerca di gloria. E cosa dire di Mancini ai tempi dell’Inter, di Guardiola con il Barcellona, di Conte con la Juventus?
Moratti cercava un uomo alla Mourinho, un gladiatore, un trascinatore, una guida senza paure e con attestati di vittorie importanti. Ha dato fiducia a Gasperini, che arriva alla corte della squadra più titolata dell’ultimo lustro con la bandiera a mezz’asta. Perché la sensazione è che il presidente non sia disposto a concedergli troppo tempo per costruire una squadra che vinca e convinca. Benitez insegna. E Benitez, perdonate l’ardire, era Benitez.(IlSole24Ore)