Il Papa ha nominato l’attuale patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, al posto del cardinale Dionigi Tettamanzi che ha guidato la più grande diocesi del mondo dal 2002.
Scola, 70 anni, era stato nominato patriarca di Venezia nel 2002; ed è stato rettore della Università lateranense. Il card. Tettamanzi ha raggiunto due anni fa l’età della pensione e all’epoca ha presentato le dimissioni al Papa, secondo le norme canoniche.
Il Papa lo ha lasciato fino ad oggi alla guida di Milano. Gli osservatori attribuiscono inoltre a una scelta personale di Benedetto XVI la designazione del card. Scola ad arcivescovo della città ambrosiana. E’ la prima volta in tempi moderni che un patriarca di Venezia diventa arcivescovo di Milano.
“Potete capire come non sia facile per me darvi questa notizia. Ho accolto questa decisione del Papa, perché è il Papa”. Sono state le prime parole del cardinale Angelo Scola non appena ufficializzata dalla santa Sede la sua nomina a nuovo arcivescovo di Milano. L’annuncio alla comunità veneziana è stato dato oggi, a mezzogiorno, direttamente dal card. Scola nel Palazzo Patriarcale, in contemporanea con il Vaticano.
LE FELICITAZIONI DI NAPOLITANO A CARDINALE SCOLA – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Cardinale Angelo Scola, il seguente messaggio: “Eminenza Reverendissima, in occasione della sua nomina ad Arcivescovo di Milano, desidero farle pervenire l’augurio più caloroso per lo svolgimento di tale importante incarico pastorale, alla guida di una Diocesi dalle grandi tradizioni spirituali e culturali. Nel solco ideale del magistero dei suoi predecessori, e in particolare della straordinaria figura di Sant’Ambrogio, sono certo che l’operato di sua eminenza sarà fonte di ispirazione per la ricerca del bene comune, in spirito di concordia e di solidarietà, da parte di tutte le forze civili e sociali. Grazie alle sue riconosciute doti di sensibilità e di apertura al dialogo, ella potrà proseguire anche a Milano il proficuo lavoro, avviato a Venezia, in favore della reciproca comprensione tra le religioni, basata sui valori dell’accoglienza e del mutuo rispetto”. Lo rende noto un comunicato del Quirinale. (Ansa)