Il sindaco Marcello Risi e l’assessore all’immigrazione Vincenzo Renna su: “La collaborazione tra pubblico e privato per il sostegno e la solidarietà alle fasce deboli della comunità presenti sul territorio”.
Valorizzazione delle risorse umane e sociali impegnate nel volontariato tra gli impegni dell’Amministrazione. La solidarietà , patrimonio indiscutibile di questa Città che da sempre ha saputo fare tesoro dei valori dell’accoglienza e della cooperazione
“L’ Amministrazione comunale di Nardò ritiene fondamentale assumere quale paradigma delle politiche di solidarietà la collaborazione con le associazioni onlus e no profit, presenti nella nostra città.Dalla “Caritas”, al” Rotary”( che proprio ieri si è reso protagonista di una donazione di 30 brandine e materassini per “gli ospiti” gli emigranti stagionali della masseria Boncuri,) da “Farsi solidale” ai sindacati dall’Unione degli Studenti ai tanti volontari e volontarie cittadini di questa bellissima città viene un contributo fondamentale ed irrinunciabile ai principi e alle azioni di accoglienza ed assistenza in favore dei lavoratori stagionali i migranti, in favore degli indigenti e dei tanti purtroppo proprio tanti, poveri della nostra città.
L’impoverimento di molte fasce della popolazione è un fenomeno cui assistiamo con grande preoccupazione e sul quale l’Amministrazione comunale sente forte il dovere di investire impegno e risorse nel tentativo di arginare e rendere più sostenibile il fenomeno.ù
Da parte sua e per quanto compete a questo settore, l’assessorato all’emigrazione ha deciso di istituire un tavolo di consultazione permanente per programmare azioni di solidarietà realmente efficaci.
Recuperare spazi di dignità e di vivibilità per le persone che vengono a svolgere lavori pesantissimi e usuranti che i nostri giovani non svolgono più, è uno degli obiettivi prioritari di questa amministrazione.
E’ allo studio un progetto ambizioso che mira a realizzare quello che impropriamente chiamiamo “ un sogno”: creare uno spazio di accoglienza confortevole degno di questo appellativo e che possa dare servizi essenziali sino ad ora carenti o quanto meno disagevoli. Si pensa ai servizi di refertorio e ai servizi igienici, ma anche all’alfabetizzazione e alla promozione di corsi di lingua italiana. Puntando sempre alla collaborazione e alla grande risorsa della solidarietà che è patrimonio indiscutibile di questa nostra Città che da sempre ha saputo fare tesoro dei valori dell’accoglienza e della cooperazione. Insieme con i nostri cittadini e cittadine, possiamo farcela “