L’assessore al Turismo Maurizio Leuzzi ed il sindaco Marcello Risi hanno incontrato, ieri 21 Luglio, a Palazzo di Città i curatori del progetto “Live in Italy” marchio che promuove la “qualità delle piccole dimensioni” di cui farà parte il Comune di Nardò.
È un’iniziativa in start up che promette un grande decollo e l’assonanza con il “made in Italy” non è casuale. “Live in Italy” è infatti un nuovo marchio che si propone di promuovere le attrattività del territorio nazionale mettendo in rete le città medie e piccole, un patrimonio del Bel Paese, tanto grande quanto spesso scarsamente esplorato, luoghi di eccezionale qualità paesaggistica e ambientale che hanno una ricca dotazione culturale e di beni pubblici, che producono eccellenza nell’economia, nella convivenza, nella qualità della vita delle persone e che, per caratteristiche comuni, possono essere promosse e “comunicate” insieme, su largo raggio con evidenti benefici per il marketing territoriale, ridisegnando una geografia turistica innovativa e decisamente “slowly”, alternativa ai flussi nelle grandi città e nelle località più note.
Questo è, in estrema sintesi, il nucleo embrionale di “Live in Italy” un progetto che formalmente si presenta come un marchio registrato ed un’associazione di comuni che favorisce economie di scala nel sistema della promozione turistica dei propri territori e di cui il Comune di Nardò farà parte, con molta probabilità, all’interno del nucleo degli enti fondatori con una partecipazione in forma associativa che dovrebbe essere formalizzata dopo l’estate.
A questo è servito l’incontro tenutosi ieri a Palazzo di Città tra il Sindaco Marcello Risi, l’assessore al turismo Maurizio Leuzzi, l’ingegner Fernando Strafella che si sta occupando del progetto e i referenti di Aislo, l’associazione italiana incontri e studi sullo sviluppo locale, sotto l’egida della quale nasce il progetto “Live in Italy”. «Un progetto importante secondo il Sindaco Marcello Risi – che si pone l’obiettivo di fare marketing territoriale in maniera innovativa, favorendo gli scambi tra comuni con esigenze simili per caratteristiche e dimensioni. Un progetto che non si deve sostituire ma aggiungere alle iniziative autonome di marketing territoriale che il Comune può e deve implementare ma che può dare una torsione diversa al turismo nella nostra città.
A cominciare da una ripensamento dello stesso durante tutto l’arco dell’anno. Il nostro è un territorio dalle fortissime potenzialità legate non solo al turismo balneare, abbiamo risorse architettoniche, storiche, naturalistiche e persino preistoriche di assoluto pregio ed è proprio a queste che si deve puntare per far sì che le presenze turistiche non soltanto aumentino ma si meglio distribuiscano durante tutto l’arco dell’anno, penso, ad esempio, ad un filone non ancora battuto sul nostro territorio e che live in Italy potrebbe favorire con la sua rete di contatti, ovvero quello del turismo scolastico».
Ma “Live in Italy”è molto di più. Mette in piedi uno scambio proficuo tra i comuni che vi faranno parte che porteranno i loro contributi, le loro idee, la loro storia ed in cambio avranno visibilità, comunicazione, studi scientifici e realizzazione di progetti itineranti. “Live in Italy”infatti ruota attorno a quattro azioni considerate basilari per «illuminare, come tasselli di un mosaico, i comuni che ne faranno parte e che abbracciano davvero già larga parte del territorio nazionale, da Nardò che è uno dei comuni più grandi ad uno sperduto paesino di 72 anime sulle alpi cuneesi», ha sottolineato Daniele Ietri, direttore Aislo, presente all’incontro svoltosi ieri a Palazzo Personé. Azioni che formalmente si distinguono in “Raccontiamoli”, “Studiamoli”, “Promuoviamoli” e “Finanziamoli”.
Così se con il progetto “Studiamoli” ci si propone di ricercare le determinanti della competitività delle piccole città italiane associate, “Finanziamoli” sperimenterà utili attività di supporto reciproco per la partecipazione a progetti e bandi con finanziamenti esterni. “Raccontiamoli” poi è uno degli aspetti più affascinanti dell’iniziativa che prevede di «raccogliere i contribuiti dai territori che aderisce al progetto – come ha spiegato la dottoressa Eleonora Mastropietro di Aislo – e di trasmetterli all’esterno in maniera nuova, dal punto di vista della comunicazione, in forma quasi documentaristica attraverso una serie di strumenti primo dei quali un blog dedicato».
Fondamentale, infine, il contributo di “Promuoviamoli” pensato per la promozione dei territori sia attraverso azioni di marketing mirate e mettere in evidenza la qualità delle città aderenti, sia attraverso la messa a punto di strumenti e contenuti per la promozione del marchio “Live in Italy” in Italia e all’estero, per un’economia turistica e del territorio che parta dal basso, come nella mission di Aislo, ma punti in alto elaborando un’idea di sviluppo sostenibile e supportando le capacità di cambiamento che provengono dai territori ma preservando intatta la loro anima e quell’affascinante idea di borgo che sempre più si diffonde come luogo nuovo di un turismo a misura di paese.