La CISL di Nardò, raccoglie l’invito rivolto dal Comitato Civico “ Spes Civium” alle OO.SS. per una mobilitazione generale responsabile a difesa dell’ospedale cittadino.
Avverte,altresì, il dovere di sottoporre alla riflessione di tutti i cittadini alcune considerazioni su quanto da tempo si va perpetrando a danno di una collettività espropriata di sedi di Enti e servizi di ogni genere con troppi colpevoli silenzi di chi avrebbe dovuto sentire il dovere istituzionale e la responsabilità morale e sociale di difenderla nel rispetto degli impegni assunti nei suoi riguardi .
La CISL di Nardò ha espresso più volte pubblicamente, senza riserve e senza tentennamenti, la sua contrarietà al ridimensionamento dell’Ospedale cittadino, e nell’incontro avuto con i rappresentanti del Comitato Civico” Spes Civium” ha confermato e ribadito tutta la sua disponibilità, collaborazione e partecipazione a qualsiasi iniziativa capace di arrestare il lento e progressivo depauperamento del patrimonio sociale della nostra Città.
Premesso tutto ciò, oggi la CISL vuol fare estrema chiarezza su di un altro aspetto della vicenda che va oltre la responsabilità che i cittadini di Nardò si devono pure assumere, ossia quella di aver eletto o contribuito a far eleggere , rappresentanti che non hanno saputo tutelarli nelle sedi istituzionali.
Per essere chiari fino in fondo,occorre dire senza infingimenti di sorta, che oggi la Città di Nardò non rischierebbe certamente di vedersi privata anche della sua struttura ospedaliera, se qualche consigliere regionale, nei tempi dovuti, si fosse opposto al Piano di Riordino Regionale che prevedeva il declassamento ed il ridimensionamento dell’Ospedale di Nardò. Lo stesso Consigliere, oggi, dovrebbe , per rispetto e coerenza , prendere atto che non potrà essere una sorta di “ manifestazione di buone volontà e di intenti “ o la sua solidarietà al Comitato Civico “Spes Civium”, a cancellare volontà espresse con un voto in Consiglio Regionale anche perché, almeno questo dovrebbe essere pubblicamente riconosciuto, quel Comitato è nato proprio per cercare di porre i possibili rimedi ad imperdonabili comportamenti nelle sedi istituzionali.
Tutti i Partiti ( PD-UDC-PDL- ), attraverso le loro Segreterie cittadine, dovrebbero rendere noto a tutti i cittadini come hanno votato i loro rappresentanti nel Consiglio Regionale,dovrebbero spiegare i motivi imperscrutabili per cui continuano a sostenere un governo regionale che ha penalizzato, condannato e relegato la nostra Città a rango di un piccolo paese di provincia, a dispetto della sua fulgida storia e delle sue tradizioni, senza degnarla di una spiegazione sui criteri adottati e senza un confronto almeno per spiegare le ragioni di una scelta
I Consiglieri Provinciali , voluti da questa Città, dicessero pubblicamente se e quando il Consiglio Provinciale si è interessato del problema, con quali risultati, a seguito delle iniziative che certamente avranno assunto per le responsabilità che si ritrovano in quanto eletti dalla Città anche a tutela del suo patrimonio sociale.
La nostra Città non ha bisogno del pietismo di persone compassionevoli che accorrano al suo capezzale di moribonda .La stessa vorrebbe sapere almeno perché sta morendo, perché nessuno vuole curarla, perché e da chi è stata ridotta in queste condizioni.
Se i rappresentanti politici, siano essi responsabili di Partito, Consiglieri Regionali o Provinciali, non vorranno fornire le dovute giustificazioni del loro operato o della loro inerzia, la CISL di Nardò vorrebbe che fosse il Sindaco della Città a puntare l’indice sui responsabili di questo sfacelo sociale non solo perché il suo ruolo e le sue responsabilità lo impongono, ma soprattutto per evitare giudizi sommari per impegni assunti e che, con molta probabilità, saranno purtroppo disattesi.
La CISL di Nardò ha fatto e continuerà a fare tutto quello che rientra nelle sue responsabilità di soggetto sociale ed è pronta ad ogni forma di collaborazione nell’assoluta trasparenza di volontà ed intenti e, soprattutto in perfetta autonomia.
IL SEGRETARIO
F. FIORITO