Alla luce delle discussioni di questi giorni presso la Provincia di Lecce riguardo al potenziamento, raddoppio ed elettrificazione della rete ferroviaria nazionale che non vedrebbe più la Città di Lecce come stazione terminale, non si può non tener conto della Città di Nardò.

 

Sono in discussione ingenti fondi (120 milioni di euro) finalizzati allo sviluppo ed al miglioramento infrastrutturale della rete non solo delle Ferrovie dello Stato, ma anche di quella delle Ferrovie Sud-Est. Quest’ultime potrebbero a breve essere trasformate in una grande metropolitana di superficie che collegherebbe, in maniera ottimale e veloce, tutti i principali centri della provincia.L’ottimizzazione di queste infrastrutture, se fatta con serietà, avrà un impatto positivamente dirompente su tutta la fruibilità del Salento e ritengo che la questione dello spostamento della stazione capolinea non possa essere affrontata basandosi solo sull’interesse politico e campanilistico del “potere di turno”.

Bisogna considerare lo stato attuale della rete ferroviaria, il potenziale delle stazioni già presenti, la rete stradale esistente che deve fungere da corredo, l’impatto ambientale che questo spostamento comporterebbe, l’utenza che potrebbero esprimere le diverse città, i costi ed i tempi necessari per rendere operativo questo grande progetto, i requisiti dei vari siti. A tal proposito, si sta molto parlando della opportunità di spostare la stazione capolinea delle Ferrovie dello Stato a Maglie ma sono convinto che questo spostamento non è la migliore delle soluzioni.

Come sempre, non si sta tenendo conto del fatto che la stazione delle Ferrovie Sud-Est di “Nardò Centrale” è il principale snodo ferroviario di tutta la Provincia di Lecce e che, già oggi, da esso si dipartono i collegamenti con tutti i centri e tutte le zone del Salento, essendoci le diramazioni verso Copertino, verso Galatina e Maglie, verso Sannicola e Gallipoli, verso Galatone e Casarano.Siamo stanchi di questi sprechi e di queste scelte puramente politiche e campanilistiche, non coordinate tra loro, volte alla spartizione di potere e che non sono basate su una vera pianificazione territoriale, su motivazioni logiche, su oneste intenzioni di sviluppo.

C’è quindi la necessità di ridiscutere tali scelte in tutte le sedi opportune, tenendo conto della mia proposta di rivalutare la stazione FSE di Nardò Centrale come punto di riferimento sia delle Ferrovie dello Stato che della futura rete di metropolitana di superficie delle attuali Ferrovie Sud-Est. È Nardò che deve diventare lo snodo principale per il decollo del Sud Salento.

Mino FrascaConsigliere Provinciale PDL

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