Da ormai cinque giorni, gli immigrati che risiedono nella tendopoli di Boncuri sono in sciopero per la difesa dei loro diritti. Diritti che troppo spesso vengono violati e calpestati per lasciare spazio al dio denaro!
Si è parlato molto di questo sciopero su giornali e telegiornali nazionali e locali e quello che ne viene fuori è un quadro un po’ caotico di una situazione terribile alla quale queste PERSONE sono state sottoposte in queste settimane. Solo perché questi uomini sono disposti a compiere un lavoro a cui molti di noi rinuncerebbero, non significa che devono essere sfruttati. I caporali, però, hanno tentato di farlo e i lavoratori hanno deciso di ribellarsi alle loro richieste.
Nonostante questi ricevano 3,50 € per un cassone “enorme e grandissimo” (aggettivi usati da uno degli immigrati) di pomodori, è stato loro chiesto di fare del lavoro in più, ovviamente stancante e che richiede più tempo del normale, senza però alcun aumento della paga. E a questo hanno deciso di ribellarsi ed è per questo che da cinque giorni sono in sciopero.
Ma non solo, questi lavoratori vengono anche assunti con contratti falsi: con un contratto fatto ad uno solo di loro lavorano 8 persone e anche più. I caporali hanno inoltre tentato di sedare lo sciopero attraverso delle minacce ad alcuni di loro, ma grazie anche al sostengo di alcune associazioni presenti nella tendopoli che distribuiscono cibo,opuscoli in varie lingue per spiegare ai migranti quali sono i loro diritti e che organizzano una raccolta fondi per sostenere questi lavoratori, lo sciopero va avanti.
Anche l’Unione degli Studenti di Nardò (UDS), che già ha dato una mano agli immigrati avendo organizzato una raccolta di beni di prima necessità che ha dato ottimi risultati e che continuerà fino a metà Agosto, si schiera a sostegno di questi lavoratori e del loro sciopero assolutamente PACIFICO sperando che con questi mezzi riescano ad ottenere il rispetto dei loro diritti.