Ormai è certo: l’Autorità di Gestione Europea ha approvato il progetto Interreg Italia – Grecia che prevede la realizzazione di un acquario didattico (sicuro volano di sviluppo turistico) nella struttura dell’ex Istituto di Biologia Marina di S. Caterina.
Il progetto, finanziato per un milione e trecentomila euro, prevede la completa ristrutturazione dell’immobile (per 300mila euro), che resterà, comunque, di proprietà comunale. La bellissima notizia, però, è offuscata da altre “informazioni di corridoio” che darebbero l’immobile, in barba agli impegni presi dal Comune di Nardò con l’Università del Salento, in vendita all’asta. Per la precisione, sarebbero già state effettuate due aste, andate deserte. Bisogna fare attenzione, però, che il fatto che non si siano presentati potenziali acquirenti alle due aste, non sta ad indicare uno scarso interesse per l’immobile.
Al contrario, i potenziali acquirenti attendono pazientemente che il prezzo iniziale scenda (cosa che avviene ad ogni asta andata a vuoto) fino a valori “appetibili” per gli speculatori ma assolutamente inaccettabili per chi starebbe vendendo la struttura “nell’interesse” della Comunità neretina. Detto in parole povere, stiamo rischiando di svendere una sicura possibilità di sviluppo per la cultura ed il turismo della nostra città per un piatto di lenticchie!
Storia già vista in un recente passato. Sindaco Risi, se ci sei batti un colpo!